Popolo sovrano è ancora vivo (ma Carlo Freccero potrebbe ucciderlo…)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-24

Il direttore di rete ha sospeso il programma ma ancora non ha deciso se chiuderlo. Come mai?

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Su Popolo Sovrano Carlo Freccero non ha ancora deciso. Una delle due trasmissioni che l’autoproclamato genio della televisione italiana ha ideato per Raidue (l’altra è Povera Patria) è ormai in crisi d’ascolti palese ed  è stata sospesa dalla programmazione a causa degli scarsi ascolti. E Repubblica ci racconta che anche le altre programmazioni non hanno risultati importanti. Fanno eccezione le cose che non ha ideato lui:

Non c’è pace per l’ex consigliere del cda, scelto dal Movimento 5 stelle per contrastare il potere leghista in Rai. Le cose che vanno meglio in termini di ascolti sono le serie tv La porta rossa, di Carlo Lucarelli, già alla seconda stagione, e l’americana The good doctor, concessa da Raiuno.

Il dopo tg gestito dal direttore sovranista Gennaro Sangiuliano va molto peggio della trasmissione che l’ha preceduto, Quelli che dopo il Tg, con Luca e Paolo e Mia Ceran (neanche quando ha avuto in studio Matteo Salvini è riuscito a raggiungere il 4 per cento). La scelta di una trasmissione con i pezzi storici degli spettacoli di Beppe Grillo, pagata al manager del fondatore del Movimento 5 stelle 30mila euro per i diritti, si era rivelato un altro fallimento in termini di ascolti: 4,3 per cento.

E così su Popolo Sovrano Freccero è indeciso:

«Lunedì decido se chiudere Popolo sovrano o se spostarlo in seconda serata», dice il direttore di Raidue Carlo Freccero. Che si arrende all’insuccesso del talk show del giovedì sera senza difenderlo dagli ascolti impietosi. E che deve trovare ora una soluzione per onorare il contratto con Fremantle, la società esterna con cui il programma era prodotto.

D’altro canto a tracciarne un ritratto che assomiglia a una fotografia in altissima risoluzione, oggi su Repubblica, è proprio Luca Bottura:

Debordista senza limitismo, Carlo non ha mai realmente sposato una tesi in vita sua. Esteta del reggipetto ai tempi de La Cinq, inventore della Italia 1 movimentista nell’era Mediaset (tipo Raitre, ma con le ragazze Fast Food al posto di Sandro Curzi), gauchista d’assalto nella Raidue di Santoro e Luttazzi, al solo scopo di vendicarsi dalla cacciata berlusconiana, oggi sovranista catodico sempre su quello che fu il secondo canale, interpreta di volta in volta l’onda dominante e la percorre a proprio esclusivo beneficio intellettuale in entrambe le direzioni. Quest’ultima, a favore di vento.

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