«Censurato dalla RAI per la maglietta pro-ONG»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-29

Pino Schirripa voleva partecipare a una trasmissione RAI con la maglietta recante la scritta «Mediterranea saving humans». Ma…

article-post

Repubblica racconta oggi la storia del professor Pino Schirripa, docente di Antropologia alla Sapienza di Roma, che voleva partecipare a una trasmissione RAI con la maglietta recante la scritta «Mediterranea saving humans», l’ong impegnata nel salvataggio in mare dei migranti provenienti dalle coste africane.

Giovedì mattina il professor Schirripa ha indossato la t-shirt prima di recarsi da Marzullo, nella sede Rai via Teulada, per la registrazione del programma. Cos’è accaduto, professore? «Al momento di entrare in studio, già con il microfono addosso, prima alcuni addetti dello staff poi lo stesso Marzullo mi hanno chiesto di togliere la maglietta. Mi hanno detto che in Rai non si possono esibire loghi commerciali. Ho risposto che il marchio era semplicemente umanitario: insomma, non ero lì a vendere prodotti».

Marzullo che le ha detto? «Che non avrei partecipato alla trasmissione se non avessi tolto la maglietta. Ho risposto che non avrei accettato censure. Sono stato accompagnato fuori. Con la solidarietà di tanti tecnici della Rai che sono venuti a stringermi la mano. Alcuni mi hanno invitato a raccontare quello che è successo e a riferire che sono dalla mia parte». Qualcuno dirà che la sua è stata una provocazione.

carola rackete

«L’ho fatto apposta. Volevo capire se oggi è ancora possibile far passare messaggi di umanità, specie quando abbiamo negli occhi le immagini della Sea-Watch. Salvare vite umane è un concetto semplice, che non può essere messo in discussione. E invece è diventato quasi un argomento pericoloso da affrontare. Ci rendiamo conto che stiamo discutendo del fatto se sia corretto o meno esprimere il proprio pensiero?».

Leggi anche: L’arresto di Carola Rackete

Potrebbe interessarti anche