Il figlio del boss della Camorra risponde a Pina Picierno

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-05-03

In un’intervista alle Iene il figlio del boss della Camorra Augusto La Torre risponde all’onorevole PD Pina Picierno che aveva attaccato Luigi Di Maio dopo un commento pubblicato su Facebook a sostegno del M5S. Francesco Tiberio La Torre si è dissociato dalla Camorra condannando i crimini del padre e dice di non aver alcun rapporto con il MoVimento e tanto meno con Di Maio

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Domenica 23 aprile l’europarlamentare PD Pina Picierno aveva attaccato Luigi Di Maio a causa di un commento su Facebook. Il commento era quello di Francesco Tiberio La Torre, figlio di un boss di Camorra, che sotto ad una foto di Di Maio scattata a Mondragone aveva scritto “aria nuova, la speranza x i giovani si inizia ad intravedere forza ragazzi”. Ieri sera le Iene hanno mandato in onda un’intervista dove La Torre spiega la natura dei suoi rapporti con la camorra e con il padre.

Le accuse di Pina Picierno a Luigi Di Maio

Secondo la Picierno il fatto che il figlio di un boss della Camorra plaudesse al M5S richiedeva una presa di posizione chiara da parte del Vicepresidente della Camera. Di Maio su Twitter rispose dicendo quello che già ha detto in diverse occasioni: il M5S è contro la Camorra. Una polemica ovviamente sterile, simile a quella sulla presenza di Di Maio in un ristorante di proprietà di Salvatore Vassallo, fratello del pentito del clan dei Casalesi Gaetano. Oppure quella della foto in piazza con Dino Tredicine (padre di Giordano, all’epoca sotto processo per Mafia Capitale) ad una manifestazione contro la direttiva Bolkestein.
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In quelle due occasioni Di Maio ovviamente non poteva sapere a chi stava stringendo la mano. Una situazione imbarazzante ma della quale Di Maio è incolpevole. Nel caso sollevato dalla Picierno la responsabilità di Di Maio è inesistente visto che La Torre ha commentato un post pubblicato da un’altra persona su Facebook. Insomma tra Di Maio e La Torre non c’è mai stato alcun contatto né incontro. Il figlio del boss non era nella foto “incriminata” ma ha solo commentato da simpatizzante del M5S. E non si può certo dire che i 5 Stelle siano sostenuti dal clan La Torre grazie ad un commento su Facebook.
 

Francesco Tiberio La Torre si dissocia dalla Camorra

A complicare le cose per la Picierno c’è il fatto che alle Iene Francesco Tiberio La Torre ha dichiarato di essersi dissociato dalla Camorra e di non avere rapporti idilliaci con il padre. Il boss Augusto La Torre è attualmente in carcere mentre il figlio – che è incensurato – fa il custode di un’area residenziale. Una cosa però è dissociarsi dai crimini commessi dal padre un’altra è disconoscere di avere un rapporto con quell’uomo. Per Francesco Tiberio suo padre rimarrà sempre suo padre, ma questo però non costituisce un reato né prova l’affiliazione con la Camorra.
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Alle Iene La Torre ha detto “la Camorra mi fa schifo e prendo le distanze” e ha invitato i giovani a scegliere la legalità. Le Iene non hanno prove che La Torre non abbia legami con la Camorra, ma nemmeno le ha Pina Picierno. In mancanza di prove quindi La Torre è un privato cittadino che può liberamente sostenere questo o quel partito politico. In un’intervista al Corriere della Sera La Torre aveva dichiarato di non avere legami con la Camorra e di non rappresentare la Camorra a Mondragone. Per la Picierno però il fatto che fino ad oggi La Torre sia rimasto in silenzio “in una terra di mezzo” fino ad ora rappresenta in ogni caso un problema. Un problema del quale però Luigi Di Maio non può essere considerato responsabile.

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