Pillon usa lo smartphone per dire agli altri di fare il rosario e non usare lo smartphone

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-09

L’incredibile controsenso del senatore della Lega sui social, con quel paragone senza senso tra l’utilizzo degli smartphone (male) e la preghiera (bene)

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Un pensiero profondo. Talmente profondo da colpirsi da solo. E così il senatore in papillon, Simone Pillon, si rende protagonista di una grossolana e paradossale gaffe sui social. In un tweet pubblicato durante l’ora di pranzo, il parlamentare della Lega ha voluto condividere sui suoi profili social un messaggio contro l’alienazione provocata dal continuo utilizzo degli smartphone, realizzando uno straordinario (si fa per dire) paragone con la preghiera. Peccato che la pubblicazione di quel post (così come molti altri presenti sui suoi canali nelle molte piattaforme social), il senatore del Carroccio abbia utilizzato un iPhone.

Pillon usa lo smartphone per dire agli altri di non usare lo smartphone

“Buongiorno amici! Lungi da me demonizzare il telefonino, ma se l’abuso dei social porta all’alienazione, l’abuso della preghiera porta l’anima a livelli sublimi. Del resto, in Cielo non avremo telefoni. Vuoi vedere che avevano ragione le nostre nonne?”, ha scritto Simone Pillon su Twitter. Al netto della correlazione paradossale tra le due cose citate dal senatore della Lega, appare palese una contraddizione dialettica di altissimo livello.

In basso, infatti, notiamo l’orario di pubblicazione di quel tweet (9 febbraio 2022 all’1.44 PM) e il mezzo utilizzato per la condivisione: Twitter per iPhone. Insomma, Simone Pillon ha pubblicato un tweet contro l’alienazione da smartphone utilizzando uno smartphone. Dice di non voler demonizzare questi strumenti digitali, ma lo fa – mettendoli in contrapposizione, senza senso, con la preghiera -, utilizzandoli. E lo stesso discorso potrebbe essere allargato a tutto. Perché il senatore leghista è noto per un utilizzo ampio e continuativo proprio dei social. Ogni giorno uno o più post per portare avanti la sua propaganda (tra cui anche gli “interessantissimi” suoi pensieri sul prima, durante e dopo Sanremo, come l’attacco alla Rai per la scelta di Drusilla Foer alla co-conduzione della terza serata del Festival). Ma in quel caso il suo utilizzo di smartphone e piattaforme social va bene. Amen.

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