Ora Pillon ama Djokovic: galeotto fu un crocifisso

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-07

Il senatore della Lega posta una foto del tennista serbo con il crocifisso. E va in estasi

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Basta poco, anzi pochissimo, per piacere a Simone Pillon: vestirsi bene (il papillon lo manda in estasi mistica), professare la fede e mostrare al mondo croci o rosari. Sarà per questo motivo che il numero uno al mondo del tennis maschile ha scalfito il cuore freddo del senatore della Lega che, per non perdere il trending topic del momento, ha deciso di esprimere il suo apprezzamento per la “battaglia” che sta affrontando in Australia. Mancava solamente l’invito a un doppio con la coppia Pillon-Djokovic a sconfiggere i nemici di tutto e di tutti.

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“Questo ragazzo mi sta decisamente simpatico. Bravissimo nello sport, coraggioso, non ha paura di mostrare la sua fede cristiana e non si piega ai diktat del sistema. Bravo Novak Djokovic!”, ha scritto Simone Pillon su Facebook. Insomma, Novak Djokovic è il suo nuovo idolo: crocifisso al petto ed esenzione vaccinale messa in dubbio dalle autorità. Eppure ci sono molte cose che non tornano. Innanzitutto il tennista serbo è sì Cristiano, ma ortodosso. Solo tre anni fa (in uno dei suoi tanti gesti di altruismo verso il prossimo, che sono noti a tutti nonostante le ultime vicissitudini) fece una donazione per salvare una Chiesa ortodossa di Nizza.

Ortodossa, non cattolica. Questione di lana caprina, ma ci sono nette differenze tra le due fedi (sia per precetti che per rigidità nell’applicazione della Sacre Scritture). E non solo. Perché un fervente cattolico come Pillon dovrebbe tenere a distanza da sé tutti coloro i quali si paragonano a Gesù Cristo, come invece fatto dal padre di Djokovic. Perché il secondo comandamento alla base della fede Cristiana recita: “Non nominare il nome di Dio invano”. Il che vuol dire che i paragoni o gli improperi che tirano in ballo l’Altissimo e tutti i suoi discendenti (nella catena cattolica, quindi da Gesù alla Madonna) è peccato. Ma ognuno sceglie i propri idoli.

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