Pietro Genovese: il ragazzo che ha investito Gaia e Camilla positivo a alcol e droga

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-12-23

Indagato per omicidio stradale, era segnalato nei terminali come «possessore» di droga (nel corso di tre controlli nel 2016, 2017 e 2019 è stato trovato con hashish in tasca per uso personale). Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli avevano attraversato Corso Francia con il semaforo rosso

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Si chiama Pietro Genovese il 21enne che ha investito e ucciso Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, due 16enni che hanno attraversato Corso Francia con il rosso ieri notte. Genovese, figlio del regista Paolo, è risultato positivo al test di alcool e droga ed è indagato per omicidio stradale.

Pietro Genovese: il ragazzo che ha investito Gaia e Camilla positivo a alcol e droga

Genovese rischia l’arresto e fino a 12 o 18 anni di carcere, dal momento che le vittime sono due. Portato in ospedale per gli accertamenti di rito, infatti, è risultato positivo ai test di alcol e droga, ma sarà il pm a decidere la misura cautelare non appena avrà sul suo tavolo i risultati di ulteriori esami con i «parametri, la tipologia e il livello di sostanze rinvenute». Sul giovane pesa anche una segnalazione precedente per uso di stupefacenti quando era ancora minorenne. «Ho assistito all’incidente. È una scena che non dimenticherò — dice uno dei testimoni chiave della tragedia — Erano al centro della strada, Gaia si è girata verso Camilla e poi è arrivata quella macchina, c’è stata la frenata fortissima e l’impatto che le ha sbalzate; l’auto è andata avanti. Poi sono arrivate altre macchine, penso che almeno tre le abbiano colpite».

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La ricostruzione dell’incidente in cui Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli hanno perso la vita (Il Messaggero, 23 dicembre 2019)

Lungo corso Francia, tra via Flaminia Vecchia e la rampa di accesso dalla via Olimpica, nel cuore della movida di Roma nord, hanno scavalcato il guardrail che separa le due carreggiate dello stradone, e malgrado il semaforo fosse verde per chi passava in automobile, loro hanno attraversato. Hanno guardato a destra e non arrivava nessuno, da sinistra però sfrecciava un giovane di 20 anni, che si scoprirà poi essere Pietro Genovese, figlio del noto regista Paolo, al volante della sua Renault Koleos. Genovese era segnalato nei terminali come «possessore» di droga (nel corso di tre controlli nel 2016, 2017 e 2019 è stato trovato con hashish in tasca per uso personale) ha provato a frenare ma le ha prese in pieno. «Positivo», recita il referto del narco e alcol test che è stato fatto al giovane. Non si sa ancora il livello né la tipologia della sostanza rinvenuta.

Gaia Von Freymann, Camilla Romagnoli e le strisce pedonali

Un testimone sostiene che le due ragazze si trovassero sulle strisce pedonali quando hanno attraversato (con il semaforo rosso): «Le guardavo fermo in auto dall’altra parte della strada. Guardavo quelle due ragazze che si tenevano per mano, sotto la pioggia, e correvano per attraversare le strisce pedonali da Corso Francia, lato Ponte Milvio, verso la Flaminia. Stavo pensando “ma guarda queste che fanno,è rosso!”. Poi è successo tutto in un attimo: un’auto che arrivava sulla corsia centrale ha fatto appena in tempo a fermarsi, loro ormai erano a due passi dal mettere piede sul piccolo marciapiede che fa da spartitraffico tra le due carreggiate, ma sono state travolte dalla Renault che è sbucata a tutta velocità alla sinistra dell’auto che aveva frenato e che gli copriva la visuale».

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Una foto di Pietro Genovese (da Il Messaggero, 23 dicembre 2019)

«Il dolore per Gaia e Camilla e per i loro genitori è insopportabile. Siamo una famiglia distrutta, è una tragedia immensa che ci porteremo dentro per sempre», ha affidato alla stampa queste poche parole il regista Genovese. La sorella, Emma, su Instagram. in un lungo post chiede di non giudicare il fratello e «di capire prima come è andata la dinamica invece di puntare il dito». Intanto la macchina e il cellulare del ragazzo sono stati sequestrati. Verranno effettuate verifiche sul telefono per stabilire se al momento dell’impatto stesse effettuando una chiamata o inviando messaggi.

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