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Green pass obbligatorio per entrare nei locali? Il governo ci sta pensando

neXtQuotidiano 14/07/2021

Pierpaolo Sileri sulle colonne de Il Messaggero spiega perchè il modello francese potrebbe salvare la vita a tutti: “Mezzo per non tornare indietro quando i contagi saranno più elevati”. Il centrodestra risponde, Meloni e Salvini contro la decisione della Francia

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Il modello francese rompe il tabù dell’obbligatorietà del vaccino, lunedì sera Macron ha annunciato che senza green pass i cittadini di Francia non potranno andare nei ristoranti, salire sui treni o partecipare a festival e serate in discoteca. Il Presidente francese ha anche cambiato il registro nel corso del suo intervento, da fratello della nazione è diventato padre. Ha puntato il dito contro coloro i quali non si vaccinano, decidendo di far pagare solo a loro  il rischio di una quarta ondata. L’annuncio ha fatto ripartire le vaccinazioni oltralpe, solo lunedì sera sono stati in 926mila a prenotarsi.

Tutti, in Europa e nel mondo, hanno pensato in questi mesi ad un escamotage per immaginare di rendere il vaccino obbligatorio senza utilizzare il termine “obbligatorio”. La Francia è stato il primo stato però a mettere in pratica l’idea. “E’ sicuramente una scelta giusta. Dovremmo farlo anche in Italia, non chieda a me perché ancora non siamo partiti, io a Speranza l’ho detto tante volte – commenta Pierpaolo Sileri,  sottosegretario alla Salute, in un’intervista a ‘Il Messaggero -. Pensiamo alle discoteche: se concedessimo ai locali di aprire per i clienti con il Green pass, vedrà che avremmo la corsa di chi ha tra i 18 e i 40 anni a vaccinarsi”.

Nel corso della stessa intervista sulla colonne del quotidiano capitolino Sileri ha specificato che in Italia non si sente ancora il pericolo di una quarta ondata, ed è per questo che è necessario insistere con una efficace campagna vaccinale. “In sintesi: il Green pass due mesi fa era un mezzo per riaprire prima, quando Italia era gialla o arancione – chiosa Sileri -. Oggi è un mezzo per non tornare indietro quando i contagi saranno più elevati”.

Il governo potrebbe dunque decidere di fornire il pass verde solo a chi ha realizzato entrambe le dosi, e di condizionare l’accesso a mezzi di trasporti e locali pubblici ai soli possessori del certificato vaccinale. Così da poter lentamente aripristinare tutte le capienze al 100%.

Green pass obbligatorio per entrare nei locali? Il governo ci sta pensando. Opposizioni (e maggioranza) frenano

Se è vero come è vero che è necessario procedere con le vaccinazioni, il governo è in queste ore impegnato su una serie di fronti differenti. Se sul Ddl Zan il premier non è intervenuto, sebbene la sua maggioranza sia riuscita a lacerarsi su tre fronti, l’esecutivo deve combattere sul tema della giustizia. Consapevole che all’orizzonte c’è la riforma fiscale e il voto al Dl sostegni. Temi divisivi se discussi tra chi ha sostenuto politiche di assistenzialismo anche prima del covid e chi da anni prospetta la bontà di una tassazione piatta. Salvo poi firmare la legge sulle misure di assistenzialismo.

La risposta italiana alla Francia arriva dai profili dei due leader del centrodestra. Uno in maggioranza e l’altra all’opposizione. Salvini ha twittato a favore delle libertà personali, sferrando un colpo all’avversaria Meloni nell’eterna lotta per l’elettorato no-vax.

Ma Meloni rilancia, e cita (a caso) George Orwell. Per la leader di Fratelli d’Italia questo sarebbe un modo di comprimere le libertà personali, sebbene sia proprio il partito con la fiamma tricolore a propagandare alcuni argini sostanziali alle libertà individuali. Esattamente come fatto notare da Giulia Blasi sotto il tweet dell’ex ministra azzurra.

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