Il piano di Virginia Raggi per #Romapulita

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-07-11

Sistemi di videosorveglianza e telecamere per i cassonetti. Sanzioni per chi trasgredisce. E 32 aree in cui costruire mini isole ecologiche di quartiere, che già erano utilizzate come discariche abusive. Ma i ragazzi dello Zoo della Capitale avvertono: il problema è ovunque e non riguarda solo i topi

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Prima il video dei bambini che contano i topi a Tor Bella Monaca. Poi il pezzo del Corriere della Sera sulla faccenda. Infine Virginia Raggi scende in campo e si reca di persona a Largo Ferruccio Mengaroni, a Tor Bella Monaca insieme all’assessore capitolino all’Ambiente Paola Muraro. Insieme illustrano il piano per Roma pulita della giunta M5S.

Il piano di Virginia Raggi per Roma pulita

Racconta Askanews che era del 14 gennaio il piano supplementare di derattizzazioni richiesto ad Ama dal commissario straordinario Tronca, che si era concentrato però essenzialmente nel centro della città, per renderla presentabile nei primi mesi del Giubileo: da piazza Navona, piazza del Fico e piazza della Chiesa Nuova, poi Castel S. Angelo, Isola Tiberina, le vie del Tridente, Campo dei Fiori, argini, banchine e punti del Lungotevere. Le attività di derattizzazione sul suolo e negli edifici pubblici della città di Roma sono in capo al Servizio Derattizzazioni del Dipartimento per la tutela ambientale di Roma Capitale. Secondo i loro dati, nel corso del 2015 la sola Ama aveva effettuato con trappole, medicinali a bassa tossicità ma anche con “caccia dal vivo” più di 1.500 interventi per contrastare le infestazioni da ratti, principalmente nel centro. Ma Raggi vuole “prendere di nuovo contatto con le periferie, che sono state abbandonate per tanto tempo, e riportare Roma a essere tutta la città non solo il centro”, ha detto lei stessa ai cronisti che l’hanno inseguita e raggiunta fino a Tor Bella Monaca.


“Non abbiamo la bacchetta magica”, ha ammesso Raggi con i cittadini che le si sono fatti incontro per raccontarle la situazione. “Abbiamo ricevuto questa segnalazione terribile, dei bambini che giocano in mezzo ai topi. Abbiamo chiamato Ama, che ha risposto molto prontamente. Sta ripulendo l’area, la faremo bonificare e derattizzare nei prossimi giorni. Non lo faremo soltanto qui”, ha aggiunto Raggi. Nel piano d’intervento immediato di Raggi una stretta sulle sanzioni: “Oltre all’eventuale aumento – spiega – vogliamo renderle effettive”. E poi aggiunge che “abbiamo individuato 32 aree in cui costruire mini isole ecologiche di quartiere, che già erano utilizzate come discariche abusive. Stiamo valutando anche sistemi videosorveglianza, e la collocazione di controllori nelle aree più complesse. Stiamo studiando, mi permetto di non dire di più”. Parla anche l’assessore Paola Muraro: “Non e’ un lavoro da assessore quello che sto facendo – ha ironizzato con i cronisti – oggi pomeriggio e nei prossimi sarò in giro ma io sono un tecnico, sono abituata ad andare a vedere i problemi dove sono. Ama sta rispondendo abbastanza bene, tocca ai romani fare la loro parte”. E poi?  Ad Ama “chiediamo il rispetto del contratto di servizio, che dovrà essere modificato. Una delle prime cose che intendo inserire sono delle penali per i dirigenti, se il servizio non viene compiuto correttamente i primi responsabili sono i dirigenti, quindi questa cosa deve essere messa nero su bianco”, dice la Raggi a SkyTg24.

cinghiali a monte mario
La foto dei cinghiali a Monte Mario

Noi, i ragazzi dello zoo della Capitale

Ma già nei mesi scorsi c’è chi puntava il dito contro il degrado e la città trasformata in uno “zoo” a cielo aperto, con ratti sì, ma non solo ad aggirarsi anche tra i cassonetti. Negli ultimi giorni gli abitanti hanno avvistato cinghiali tra la spazzatura a Monte Mario e, a maggio scorso, la stessa Coldiretti aveva lanciato l’allarme per i danni e gli avvistamenti degli ungulati, a ridosso delle zone urbane, sempre più all’ordine del giorno. Potrebbe essere legato al dilagare di sacchetti dell’immondizia in strada anche l’aumento di corvi e cornacchie, protagoniste negli ultimi mesi di veri a propri attacchi a passanti nelle zone dell’Eur e di piazza Bologna. Non sono mancati neppure i maiali. Nel dicembre 2013 le foto di maiali avvistati vicino ai cassonetti nella zona di Boccea spopolò sui social network costringendo il Campidoglio a intervenire. Intanto il Codacons va all’attacco:  “La Raggi è andata a Tor Bella Monaca per vedere i topi? E’ vergognoso, è un’offesa e una presa in giro per quei poveri residenti che vivono in una pattumiera da anni. Abbiamo cominciato con le sceneggiate alla Berlusconi e alla Renzi”, dice il presidente Carlo Rienzi all’Adnkronos. “Sono anni che segnaliamo quest’emergenza -sottolinea- abbiamo mandato una marea di foto, abbiamo persino lanciato un concorso fotografico con un premio a chi riesce ad immortalare il topo più grande. La Raggi dovrebbe controllare quello che fanno l’Ama e i vigili e dovrebbe vedere con i propri occhi, facendo un giro la sera, ogni giorno in un quartiere diverso, quanti sono i ristoranti che buttano quintali di monnezza per strada. Questo accade ovunque, persino in un quartiere centrale come Prati, che in alcuni punti pullula di topi”. Gli fa eco il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato: “Bisogna potenziare Ama, non attaccarla -sottolinea Maritato- uno dei problemi, ad esempio, è quello dei cassonetti dell’umido comprati da Ama, quelli con il tappo marrone. L’Ama non ha abbastanza mezzi per lo svuotamento giornaliero e con 40 gradi i cassonetti stracolmi fermentano ed emanano un odore che attira i topi”.

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