Il piano di Natale di Figliuolo per superare la quarta ondata

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-11

Dal 13 al 26 dicembre le Regioni dovranno somministrare 6,3 milioni di dosi di vaccino: il piano di Natale di Figliuolo eviterà le restrizioni?

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Dal 13 al 26 dicembre le Regioni dovranno somministrare 6,3 milioni di dosi di vaccino. Sono i valori target inviati alle Regioni dal commissario straordinario all’emergenza coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo. Tra il 13 e il 17 dicembre è auspicabile che le Regioni somministrino quindi come minimo 500mila dosi al giorno, il 18 e il 19 dicembre 350mila dosi al giorno, tra il 20 e il 24 dicembre 500mila dosi al giorno, e il 25 e 26 dicembre 300mila dosi al giorno.

Il piano di Natale di Figliuolo per superare la quarta ondata

La strategia di Figliuolo punta, secondo i  calcoli del generale a minimizzare gli effetti dell’aumento dei contagi: aumentando la tabella di marcia delle vaccinazioni si dovrebbe evitare di far impennare la curva epidemiologica. Tutto per “salvare il Natale”. Ma per riuscirci è necessario anche che le campagna vaccinale per i bambini  tra 5 e
11 anni parta bene: “La struttura commissariale ha già programmato la distribuzione della prima quota di dosi del vaccino a uso pediatrico destinate all’Italia (circa 1,5 milioni di dosi), disponibili a partire dal prossimo 15 dicembre 2021, cui seguiranno successivi approvvigionamenti a partire da gennaio 2022”, sottolinea infatti il commissario straordinario all’emergenza coronavirus, generale Francesco Paolo Figliuolo, in una nota inviata alle Regioni e alle Province autonome.

”Considerata una platea potenziale di circa 3.600.000 bambini vaccinabili, al fine di armonizzare forniture e somministrazioni, questa Struttura ha da tempo avviato interlocuzioni con la Società Italiana di Pediatria, l’Associazione Ospedali Pediatrici Italiani e la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere per definire le priorità e le modalità organizzative e assistenziali più adeguate all’utenza pediatrica – si legge nella nota – In particolare, data la disponibilità di dosi, la vaccinazione sarà aperta a tutta la platea 5-11 anni, considerando in priorità i bambini con elevata vulnerabilità al Covid-19 motivata da condizioni patologiche concomitanti-preesistenti”. Per questi bambini si ritiene più opportuno procedere con la vaccinazione negli ”ospedali pediatrici o nei reparti ospedalieri di pediatria di riferimento regionale

Le Regioni, sottolinea Figliuolo, ”avvieranno, in parallelo, la vaccinazione dei bambini della fascia di età 5-11 anni, a partire dal prossimo 16 dicembre” dando ”priorità ai bambini con elevata vulnerabilità” e a quelli ”conviventi di soggetti immunocompromessi o con elevata vulnerabilità al Covid-19 per età o fragilità, nel rispetto del principio di massima precauzione”. Inoltre si chiede alle Regioni e alle Province Autonome di valorizzare ”il ruolo dei pediatri di libera scelta, portatori di un rapporto fiduciario fondamentale con le famiglie”, sottolinea il commissario straordinario, e di creare ”punti vaccinali pediatrici, ovvero percorsi dedicati alla vaccinazione pediatrica (fascia di età 5-11 anni) separati dai percorsi per l’utenza adulta”.

”La vaccinazione in età pediatrica integra competenze e sensibilità specifiche e implica un coinvolgimento particolarmente attivo delle famiglie – si legge nella nota – Pertanto, si confida nell’azione proattiva delle strutture ospedaliere pediatriche e dei pediatri sul territorio che, con un’attività coordinata di informazione e consulenza, potranno fornire chiare risposte alle famiglie per mettere in sicurezza anche questa fascia di popolazione e restituirla alle normali dimensioni sociali”. ”Da ultimo, considerata la peculiarità della stagione e il quadro epidemiologico nazionale, si rappresenta la necessità di far progredire parallelamente la somministrazione delle dosi aggiuntive/prime dosi nella popolazione over 12 anni”, conclude.

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