Il bimbo di un anno ricoverato in ospedale per arresto cardiaco e in ipotermia

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2022-05-16

Il piccolo è stato ricoverato a Perugia domenica. Sul suo corpo sarebbero state trovate anche alcune fratture pregresse

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È arrivato in ospedale, accompagnato dalla madre, in gravissime condizioni. In ipotermia, con un arresto cardiocircolatorio in corso e non più in grado di respirare da solo. Ci sono voluti oltre 7 minuti di tentativi di rianimazione per strappare il piccolo, di circa un anno, dalla stretta tenaglia della morte. Il bimbo è ora ricoverato – e il suo stato di salute risulta essere ancora piuttosto compromesso – all’Ospedale di Perugia. Gli inquirenti, nel frattempo, hanno iniziato le indagini per capire se il piccolo sia stato vittima di maltrattamenti e, in caso di riscontro positivo, da parte di chi.

Perugia, bimbo di un anno ricoverato in ipotermia per arresto cardiaco

Una terribile storia di cronaca condita anche dai risultati delle prime analisi che i medici e il personale sanitario dell’Ospedale di Perugia hanno effettuato sul piccolo. Oltre alla grave insufficienza cardio-respiratoria con cui è arrivato nel pronto soccorso del nosocomio del capoluogo umbro, il bimbo era anche in un avanzato stato di ipotermia. La madre che l’ha accompagnato in compagnia di un altro uomo, lo aveva avvolto in una coperta inzuppata d’acqua. Ancora non sono chiari i motivi di questa scelta, né cosa abbia realmente provocato quel problema cardiaco.

La madre del piccolo, sentita dagli inquirenti, ha detto che suo figlio si era strozzato mangiando un biscotto e quello avrebbe provocato il blocco della sua respirazione. Poi l’escalation di eventi: prima il tentativo di farlo riprendere – secondo il racconto della donna – spruzzandogli dell’acqua addosso, poi il corpo del piccolo (quasi inerme) scosso nel tentativo di fagli rigettare quel biscotto. Ma i medici avrebbero trovato anche altro: alcune radiografie sul corpo del bambino, infatti, avrebbero mostrato la presenza di alcune fratture agli arti e alla testa. Ferite non recenti, con le ossa che si erano già calcificate. Ma, secondo la Procura di Perugia – che ora ha aperto un fascicolo d’indagine, al momento contro ignoti – il piccolo potrebbe esser stato vittima di ripetuti maltrattamenti in famiglia.

“Gli accertamenti sanitari di tipo diagnostico sul bimbo hanno evidenziato una frattura pregressa dell’omero destro, motivo di un ricovero nel locale nosocomio il 24 marzo scorso e altresì, una frattura longitudinale, con diastasi dei frammenti, dell’osso parietale sinistro ed una tumefazione dei tessuti molli in sede frontale destra”.

Questo il contenuto della nota pubblicata dalla Procura di Perugia, guidata da Raffaele Cantone. Il bambino, dunque, era già finito in ospedale meno di due mesi fa per una frattura all’omero destro. Ora è ancora ricoverato, con prognosi riservata, e sul suo corpo sono evidenti anche altre tumefazioni.

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