Perché Virginia Raggi non si è vaccinata?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-07-20

La risposta “Ho gli anticorpi alti” giustifica la mancata vaccinazione della sindaca? Secondo il protocollo del ministero della Salute…

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Virginia Raggi si è vaccinata? Anzi, perché Virginia Raggi non si è vaccinata? La domanda posta da Carlo Calenda è diventata un quesito generale, soprattutto dopo la risposta del Campidoglio.

Perché Virginia Raggi non si è vaccinata?

Tutto è iniziato quando Carlo Calenda, entrando in tackle sul tema caldo dei vaccini e del green pass, ha chiesto alla sindaca Virginia Raggi su Twitter se si fosse vaccinata o se, come ad esempio Matteo Salvini e Giorgia Meloni, facesse parte di quella schiera di politici che sta facendo melina. La prima cittadina di Roma non si è pronunciata contro la vaccinazione anti COVID, almeno per alcune categorie, come ha fatto il leader della Lega. Ma l’esempio è importante quanto le parole, e se chi è a capo della Capitale non si vaccina come convincere i romani recalcitranti?

La risposta poi è arrivata: Virginia Raggi non si è vaccinata. Lo spiega Repubblica Roma che cita fonti del Campidoglio:

“Dopo aver contratto il virus ha seguito il protocollo. Ha gli anticorpi ancora alti. Segue, come chiunque, i consigli del medico rapportati alla propria condizione clinica”, spiegano dal Campidoglio. A inizio novembre Raggi era risultata positiva al Covid 19 e lei stessa aveva annunciato che sarebbe stata alcuni giorni in isolamento. Asintomatica, si è chiusa nella stanza del figlio fino al 15 novembre quando il tampone ha dato esito negativo e il 16 è tornata in Campidoglio

Ma le cose stanno come le racconta Raggi? Non proprio: dalla guarigione della prima cittadina sono passati otto mesi. Il protocollo del ministero della Salute invece raccomanda a chi è guarito di vaccinarsi entro sei mesi:

Sì, è possibile la somministrazione di una sola dose di vaccino anti-SARSCoV-2/COVID-19 nelle persone che hanno già avuto l’infezione da SARS-CoV-2, sia in maniera sintomatica che asintomatica, purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa.

Quindi secondo la sindaca la vaccinazione non sarebbe stata effettuata perché, nonostante siano passati più di sei mesi, il livello degli anticorpi è ancora alto. Eppure, anche se ci sono studi che indicano che davvero il lasso di tempo in cui gli anticorpi diminuiscono è più lungo, quello che colpisce è che Virginia Raggi, nonostante sia molto attiva sui social, non si sia spesa per raccomandare ai romani di vaccinarsi. Come ha fatto notare il suo avversario nella campagna elettorale Roberto Gualtieri: “Io, come tutti i romani, non so se la sindaca si sia vaccinata o meno. Quello che so è che avrebbe dovuto dare il buon esempio invitando, da tempo, tutti i romani a farlo. Tutti si devono vaccinare sotto e sopra i 40 anni, al contrario di quanto sostengono Lega e Fratelli d’Italia. Non si gioca con la salute dei cittadini”

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