Perché si parla di satanismo per l’omicidio di Maxim Zanella a Brunico

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-07-29

L’assassino, il suo vicino di casa, ha confessato di aver ucciso il 30enne a coltellate. Ma gli inquirenti hanno trovato alcuni dettagli sui social del reo confesso e nella sua abitazione che fanno pensare alla pista satanica

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La Procura di Bolzano ha poche ma solide certezze attorno all’omicidio di Brunico. Martedì sera, all’interno della sua abitazione di Brunico (in Val Pusteria), il 30enne Maxim Zanella – figlio del presidente provinciale del Club alpino italiano – è stato ucciso. A sferrare le coltellate è stato il vicino, il 23enne Oskar Kozlowski – di origini polacche – che ha confessato agli inquirenti di aver ucciso il suo amico al culmine di una discussione. Poi, dopo averlo colpito più volte, il reo confesso ha gettato il suo telefono e la lama utilizzata nel fiume Rienza. Questi sono gli elementi certi nelle mani di chi sta indagando, ma i rilievi hanno portato alla luce una possibile pista satanica (o esoterica) dietro a questo omicidio.

Maxim Zanella, l’ombra del satanismo dietro l’omicidio di Brunico

I carabinieri hanno, infatti, scavato nel passato e nel presente di Kozlowski, trovando alcuni dettagli che hanno fatto ipotizzare un lato ancora più oscuro in una vicenda che – al momento – continua ad avere più ombre che luci. Come riporta il quotidiano Il Corriere della Sera, sulla sua pagina Facebook, infatti, il reo confesso era solito condividere immagini che rievocano ambienti satanisti:

Lucifero, pentacoli, scheletri con la tiara da vescovo e facce di caproni malefici.

Nella sua abitazione, inoltre, gli investigatori hanno trovato un teschio finto e alcune ossa oltre ad altre immagini dello stesso stampo. Inoltre, qualche tempo fa, il 23enne si è fatto tatuare sul braccio quel “666”, simbolo di Satana. Tutti dettagli che portano a pensare – ovviamente è solamente un’ipotesi – a un’ombra satanista per questo omicidio. Ma non è l’unica pista: infatti, secondo quanto trapela da fonti investigative, l’uomo che ha ucciso Maxim Zanella avrebbe avuto contatti anche con il mondo della droga. Non si scarta, dunque, neanche l’ipotesi di una lite – culminata in omicidio – legata al mondo delle sostanze stupefacenti.

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