“Un cenone a Natale o a Capodanno un cenone equivale a un suicidio”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-11-16

Quali sono i comportamenti che dovremo tenere, anche a Natale, per scongiurare o quanto meno diminuire il rischio di contagio

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Pierluigi Contucci, direttore dell’Istituto di alta matematica dell’Università di Bologna spiega in una serie di domande e risposte al Corriere della Sera qual è il rischio della terza ondata dell’epidemia di COVID-19 e quali sono i comportamenti che dovremo tenere, anche a Natale, per scongiurare o quanto meno diminuire il rischio di contagio:

I nostri comportamenti di Natale possono influire sull’arrivo della terza ondata?
Certamente. La cosa più importante è evitare un rilassamento delle abitudini come abbiamo fatto nell’estate scorsa quando ci è sembrato di essere fuori dall’epidemia e abbiamo cominciato a comportarci come se il virus non fosse mai esistito.

Quali comportamenti dobbiamo evitare?
Dobbiamo continuare ad attenerci alle misure di distanziamento, un sacrificio che vale la pena anche per salvaguardare le persone a noi più care, a cominciare dagli anziani.

Come dobbiamo comportarci con gli anziani? E con i nonni?
Tenerli il più distante possibile. Anche evitare di vederli a Natale, sebbene per loro sia comprensibile la sofferenza di non poter vedere i loro nipotini.

E con il cenone come dobbiamo regolarci?
Sia a Natale sia a Capodanno un cenone al ristorante, ma anche in casa, equivale a un suicidio

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