Perché la seconda dose di vaccino anti COVID provoca più reazioni?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-01-27

“Dolore e gonfiore nel punto dove è stata fatta l’iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre” sono le reazioni più frequenti alla seconda dose di vaccino anti COVID. Ecco perché

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Qualche tempo fa Ilaria Capua, direttrice del centro ‘One Health’ dell’università della Florida, intervistata nella trasmissione “L’aria di domenica” de La 7, spiegava che “i vaccini sono sicuri”: sono “vaccini sofisticati, di ultima generazione”, che “massimizzano la risposta dell’organismo e minimizzano i potenziali effetti collaterali”. Sono inoltre “talmente affinati che aggiungono un livello di sicurezza maggiore perché non portano con sé componenti”. Se per la prima dose sono sono stati registrati effetti collaterali come mal di testa e dolori muscolari, oggi Repubblica spiega perchè all’assunzione della seconda si verificano più reazioni, comunque transitorie e di breve durata:

Con la prima somministrazione si stimola il sistema immunitario a reagire contro il virus (o meglio contro le sue proteine, prodotte grazie all’Rna messaggero). La risposta alla seconda è più vigorosa proprio perché l’organismo ha già costruito delle difese e quindi lotta più duramente contro il vaccino e i suoi eccipienti. Spiega sempre Salmaso che «di solito questo meccanismo, osservato anche per altri vaccini, è più vigoroso nei giovani rispetto agli anziani». Come spiega Aifa, l’agenzia del farmaco, nelle sue “Faq” sul vaccino Pfizer-Biontech, le reazioni avverse viste più di frequente, in oltre una persona su dieci, «sono state in genere di entità lieve o moderata e si sono risolte entro pochi giorni». Per Aifa tra le più diffuse figurano «dolore e gonfiore nel punto dove è stata fatta l’iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre».

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