Oggi la prima udienza da uomo “libero” per Patrick Zaki: una sola accusa è rimasta in piedi
A Mansoura i giudici decideranno se far decadere l’unica accusa rimasta in piedi o rinviare, ancora una volta, la decisione finale

“Qualunque cosa accada, sarò sempre grato alla mia città natale, alla mia università e alla mia grande famiglia per tutto questo sostegno”. Queste le parole utilizzate, via social, da Patrick Zaki alla vigilia dell’udienza del processo contro di lui. Un’udienza che inizierà questa mattina a Mansoura e sarà la prima affrontata senza aver dovuto passare la notte in carcere. Lo studente egiziano dell’Alma Mater di Bologna è in attesa del giudizio. Ma i magistrati potrebbero anche optare, ancora una volta, per un rinvio della decisione finale.
Qualunque cosa accada, sarò sempre grato alla mia città natale, alla mia università e alla mia grande famiglia per tutto questo sostegno.
🤞🙏 pic.twitter.com/LjIjerFnTl— Patrickzaki (@patrickzaki1) January 31, 2022
Patrick Zaki, oggi la prima udienza dopo aver riottenuto la libertà
Lo studente egiziano, che nei giorni scorsi è tornato anche a affrontare un esame universitario con un 30 e lode, è stato scarcerato lo scorso 8 dicembre dopo quasi 700 giorni di prigionia nel carcere di Tora. Arrestato il 7 febbraio del 2020 dalle autorità egiziane dopo il suo arrivo a Il Cairo, il giovane era stato accusato di diversi reati: minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento alle proteste illegali, sovversione, diffusione di notizie false, propaganda per il terrorismo. Buona parte delle accuse contestate sono state congelate e questo ha portato alla sua libertà. Una libertà parziale, visto che non potrà comunque muoversi dall’Egitto fino alla sentenza.
Resta in ballo, e solo su questo si attende il pronunciamento dei giudici di Mansoura, l’accusa di diffusione di notizie false. Secondo le autorità egiziane, infatti, un suo articolo sulla situazione e le condizioni in cui era costretta a vivere la comunità copta nel Paese Nordafricano era una fake news. E proprio su quello si è deciso di insistere. Qualora i giudici decidessero oggi di far decadere quell’accusa, Patrick Zaki tornerebbe – a due anni dal suo arresto – un cittadino libero a tutti gli effetti. L’ottimismo è forte, ma visti i precedenti non è escluso un rinvio della decisione.
Cosa vorrebbe fare dopo il verdetto di oggi
In attesa di tutto ciò, il giovane studente egiziano si è detto pronto ad aprire il suo cassetto dei sogni. E in caso di libertà, tra i suoi piani per il prossimo futuro ce n’è uno molto particolare: i Mondiali di calcio del 2022.
“Prima di tutto bisogna arrivarci. E poi posso solo sperare che non si arrivi a uno scontro diretto, perché non sarebbe una cosa bella. Tutti e due va bene? Uno dei piani per il 2022 è andarli a vedere dal vivo, i Mondiali di calcio. Sarebbe una cosa bellissima, mi sto già organizzando”.
Dopo 700 giorni passati nel carcere di Tora e i primi due mesi di una libertà solamente apparente, il sogno di assistere a un match dei Mondiali di calcio è legittimo.