Patrice Evra choc: “A 13 anni ho subito abusi sessuali da un professore, mi vergognavo ad ammetterlo”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-23

L’ex calciatore del Manchester United e della Juventus Patrice Evra ha subito degli abusi sessuali quando aveva 13 anni da parte di uno dei suoi professori in Francia. A svelarlo è proprio lui. E il motivo è davvero importante

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L’ex calciatore del Manchester United e della Juventus Patrice Evra ha subito degli abusi sessuali quando aveva 13 anni da parte di uno dei suoi professori in Francia. A svelarlo è l’ex calciatore francese, 40 anni, ora pensionato, in un’intervista a ‘The Times’, in cui anticipa il contenuto della sua autobiografia ‘I Love This Game’ che uscirà il 28 ottobre prossimo.

Patrice Evra choc: “A 13 anni ho subito abusi sessuali da un professore”

Nell’articolo del Times Evra spiega che è stato difficile per lui raccontare cosa gli è successo “I was ashamed”, “mi vergognavo” dice, ma anche che si è deciso a raccontare tutto perché non vuole che altri ragazzi come lo era lui all’epoca possano “sentirsi in quel modo”.

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“Mi sono sentito un codardo per anni, per non averne parlato”, confessa Evra. “Lo faccio per i bambini, voglio che nessuno si vergogni per qualcosa del genere d’ora in avanti. Era il preside del mio liceo, a volte dormivo da lui perché abitavo lontano da scuola, una sera credendo che stessi dormendo, ha messo le mani sotto il mio copriletto e ha cercato di toccarmi. Sapevo che quello che stava facendo era sbagliato e ho cercato di spingerlo via e di colpirlo. Ma il tutto è durato 10 o 15 minuti, non scherzava, e ha fatto di tutto per togliermi i pantaloni. Non diceva una parola al buio ma era eccitato. Mia mamma è stata devastata quando l’ha saputo, da poco, non l’ho mai detto ad alcuni dei miei fratelli, sorelle e amici intimi. Ho voluto parlarne pubblicamente e scriverlo nel mio libro, l’ho fatto per gli altri ragazzi: voglio che qualcosa del genere non capiti più a nessuno in futuro”.

Evra ha aggiunto che non aveva pensato di sporgere denuncia, ma sua madre lo aveva incoraggiato. Proprio la madre che all’inizio pensava che la questione doveva rimanere privata e non essere pubblicata nell’autobiografia. Per poi cambiare idea quando Patrice le spiega perché lo fa, per gli altri.

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