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Pasquale Bacco, il medico negazionista dei “vaccini acqua di fogna” si pente: “Mi sento in colpa” | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-02

Ospite a Non è l’arena su La7, il medico negazionista Pasquale Bacco che in piena pandemia infiammava le piazze no vax fa “mea culpa”

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Pasquale Bacco aveva coniato l’espressione “nel vaccino c’è l’acqua di fogna”, diventata famosa quando il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri aveva firmato la prefazione del suo libro scritto a quattro mani con Angelo Giorgianni. Da medico, Bacco agitava le piazze dei no vax, saliva sui palchi aizzando le folle di negazionisti nel pieno della pandemia. Una volta un suo discorso pronunciato a margine del Dpcm che disponeva la chiusura delle attività, in cui sosteneva che “il Covid non ha ucciso nessuno”, fece andare su tutte le furie un cameraman mandato da una tv locale a seguire l’evento, che aveva da poco perso un amico.

Oggi, però, si pente. Oggi finalmente anche per lui il Covid esiste e il vaccino è l’unica soluzione. Ospite di Massimo Giletti a Non è l’arena, su La7, nella puntata di ieri mercoledì 1 dicembre, il medico legale ha ammonito i no vax, ai quali un tempo forniva argomenti per opporsi alla scienza: “La situazione nelle terapie intensive è più drammatica di quella che si vede, oggi il virus colpisce soprattutto i giovani sani. Mi sento in colpa, non possiamo andare sui palchi e dire di baciarsi e abbracciarsi. In questo momento il virus è pericolosissimo”. Ha invitato quindi chi decide di continuare a protestare a seguire le regole e tutte le norme di protezione come mascherine e distanziamento. Il “mea culpa” è di quelli radicali: “Mi autoaccuso, facevo parte di una fazione, criminali come Castellino e Fiore vanno sui palchi. La maggior parte dei no vax non sentendosi ascoltati trovano protezione in questi criminali”.

Il racconto di Pasquale Bacco si fa anche toccante quando spiega le conseguenze della sua decisione di abbandonare la “barca” dei complottisti: “Sono stato minacciato di morte perché ho abbandonato la linea dei no vax, sono pericolosi, usano un metodo mafioso e strumentalizzano le persone”. Però, per Bacco, non bisogna sbattere la porta in faccia a tutti gli scettici: “Bisogna ascoltarli. Dobbiamo uscire insieme da questa storia. Isoliamo quella parte di no vax, negazionista del virus, veramente inascoltabile. Ma dall’altra parte pure i media e i ‘si vax’ devono cominciare a dare attenzione alle perplessità sul vaccino di una parte della popolazione, che non è giusto non ascoltare”.

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