Attualità
“Esalta lo sfruttamento dei lavoratori”, è bufera sul nuovo spot del Parmigiano Reggiano | VIDEO
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-12-02
Il personaggio di “Renatino” che lavora “da 18 anni, 365 giorni all’anno” è, per molti, il simbolo di come venga esaltato lo sfruttamento dei lavoratori
Il lavoro nobilita l’uomo, così come la dedizione che ogni lavoratore mette a disposizione dell’azienda (pubblica o privata). Perché il capitale umano è la vera forza produttrice di ogni impresa e di ogni Stato. Ma c’è il rischio che alcune sottolineature vadano a braccetto con concetti come quello dello “sfruttamento”, come accaduto dopo la messa in onda della nuova campagna pubblicitaria del Parmigiano Reggiano.
E poi c’è ‘Renatino’ che “lavora qui da quando aveva 18anni, tutti i giorni, 365 giorni l’anno”. Uno spot che chiama la dedizione sfruttamento, che definisce bello e amore un lavoro senza regole, senza vacanze, ferie o malattie. Insomma, Renatino sei “er meglio”#SalarioMinimo pic.twitter.com/yBbpytCIyH
— Andrea_magath ❣? (@sololatruth) December 1, 2021
Parmigiano Reggiano, polemiche sull’ultima campagna pubblicitaria
Il protagonista dello spot è “Renatino” che viene esaltato per la sua dedizione lavorativa: l’uomo lavora – secondo la narrazione pubblicitaria – da 18 anni all’interno degli impianti che producono Parmigiano Reggiano. E lo fa “365 giorni all’anno”. Insomma, secondo il racconto fatto da Stefano Fresi – testimonial dell’azienda emiliana che produce una delle eccellenze italiane riconosciute a livello mondiale e da sempre “vittima” di tentativi di disparati “plagi” – è merito di persone come “Renatino” se sulle nostre tavole possiamo servire ai commensali un prodotto caseario di altissima qualità.
Ma le polemiche non si fermano alla descrizione della “dedizione lavorativa” di Renatino. Perché gli altri attori protagonisti di questa campagna pubblicitaria guardano quell’uomo, intento nel dare forma alle prossime forme di Parmigiano Reggiano, con occhi di stima, stupore e apprezzamento: “Ma davvero lavori 365 giorni l’anno? Sei felice?”. E l’uomo risponde laconicamente (con l’unica sua parola pronunciata nei 30 secondi di spot) con un “sì”. E da lì ecco quei “sei un grande”, “sei il meglio”.
Che bontà assaggiare quel gusto di privilegio,
se mi concentro posso assaporare anche le lacrime mischiate al sudore di Renatino.
Deliziose.#classismo #parmigianoreggiano #boicotparmesan pic.twitter.com/CkqCzmWArm— D.eu (@davol_eu) December 1, 2021
Squid game Italia
Sei un dipendente della#ParmigianoReggiano
— OZ⚡️ (@ozchefacose) December 1, 2021
In pratica per quelli di #ParmigianoReggiano lo schiavismo è una cosa bella e i lavoratori come #Renatino degli oggetti, degli ‘additivi’.
— Antosha Krasnij (@antonelloruber2) December 1, 2021
I commenti social sullo spot del Parmigiano Reggiano vanno dal serio al faceto, ma tutti sottolineano la stessa cosa: l’esaltazione di quei 365 giorni all’anno (per 18 anni) di lavoro continuativo di “Renatino” sono una trovata pubblicitaria che ha mandato di traverso non solo un pezzetto di formaggio, ma anche lo sfruttamento sul lavoro.