Il Papa “unisce” ucraini e russi nella Via Crucis, ma l’ambasciata di Kyiv non ci sta

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-13

L’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede ha espresso perplessità sulla proposta di Papa Francesco di far portare la croce durante la Via Crucis a due famiglie, una ucraina e una russa: “Stiamo cercando di spiegare le difficoltà della sua realizzazione e le possibili conseguenze”

article-post

Con l’intento di lanciare un segno distensivo tra Ucraina e Russia, Papa Francesco aveva chiesto che in occasione della Via Crucis di Venerdì Santo del 15 aprile a portare la croce della tredicesima stazione, quella in cui in cui si rappresenta il momento in cui Cristo è deposto dalla Croce e il suo corpo viene riconsegnato alla Madonna, fossero una famiglia ucraina e una russa. Una decisione frenata però dall’ambasciata ucraina presso la Santa sede: “L’Ambasciata – twitta l’ambasciatore Andrii Yurash – capisce e condivide la preoccupazione generale in Ucraina e in molte altre comunità sull’idea di mettere insieme le donne ucraine e russe. Ora stiamo lavorando sulla questione cercando di spiegare le difficoltà della sua realizzazione e le possibili conseguenze”. Francesco aveva provato a far mediare alcune famiglie legate a comunità e associazioni cattoliche di volontariato e assistenza.

Il Papa “unisce” ucraini e russi nella Via Crucis, ma l’ambasciata di Kyiv non ci sta

Nella riflessione scritta da una famiglia ucraina insieme a una russa si legge: “La morte intorno. La vita che sembra perdere di valore. Tutto cambia in pochi secondi. L’esistenza, le giornate, la spensieratezza della neve d’inverno, l’andare a prendere i bambini a scuola, il lavoro, gli abbracci, le amicizie… tutto. Tutto perde improvvisamente valore. ‘Dove sei Signore? Dove ti sei nascosto? Vogliamo la nostra vita di prima. Perché tutto questo? Quale colpa abbiamo commesso? Perché ci hai abbandonato? Perché hai abbandonato i nostri popoli? Perché hai spaccato in questo modo le nostre famiglie? Perché non abbiamo più la voglia di sognare e di vivere? Perché le nostre terre sono diventate tenebrose come il Golgota?’. Le lacrime sono finite. La rabbia ha lasciato il passo alla rassegnazione. Sappiamo che tu ci ami, Signore, ma non lo sentiamo questo amore e questa cosa ci fa impazzire. Ci svegliamo al mattino e per qualche secondo siamo felici, ma poi ci ricordiamo subito quanto sarà difficile riconciliarci. Signore dove sei? Parla nel silenzio della morte e della divisione ed insegnaci a fare pace, ad essere fratelli e sorelle, a ricostruire ciò che le bombe avrebbero voluto annientare”.

Potrebbe interessarti anche