“Depravati, il 26 settembre un nuovo Olocausto”: i vergognosi insulti omofobi contro i “Papà per scelta” Carlo e Christian De Florio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-09-09

Un video ironico per parlare di un argomento serio come i diritti civili ha stappato la bottiglia dell’odio social

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Avevano pubblicato un video ironico, inframezzato da una serie di estratti di spezzoni dei comizi elettorali di Giorgia Meloni, per parlare dei diritti dei genitori gay. Carlo e Christian De Florio, infatti, da tempo gestiscono il blog (con le rispettive pagine social) “Papà per scelta” in cui si parla proprio di questa tematica strettamente attuale. Si definiscono “marito&marito” e hanno due bambini, due gemelli eterozigoti. Ma dopo la pubblicazione di quel filmato, su di loro è piovuta una valanga di insulti. E sotto a quel post è intervenuto anche il senatore della Lega Simone Pillon, alimentando ancor di più l’odio.

Papà per scelta insultati per un video sui diritti delle coppie gay

Nel video, come si può vedere, si usa l’ironia per parlare di un qualcosa si serio e strettamente attuale. I due “Papà per scelta”, che hanno un grande seguito sui social e sul loro blog, avevano utilizzato questa “arma” per rivolgersi direttamente a Giorgia Meloni. E questa cosa non è piaciuta ai sovranisti omofobi che affollano la rete. Ecco alcuni esempi, che loro stessi hanno pubblicato sui social.

Insulti irripetibili e vergognosi a cui si è aggiunto anche quello del senatore della Lega Simone Pillon che dalla suo profilo personale (e non dalla pagina ufficiale) Facebook ha fagocitato gli animi degli omofobi che si sono riversati sulla pagina di “Papà per scelta” per vomitare parole di ogni tipo.

I due Papà per scelta hanno voluto denunciare questa valanga di odio, pubblicando gli screenshot di parte di quegli assurdi commenti e mostrando tutta la loro frustrazione per quanto ricevuto.

“Abbiamo trascorso le ultime ore scioccati. Abbiamo pubblicato giorni fa un post in cui chiedevamo alla politica risposte concrete per il futuro della nostra e di tante altre famiglie omogenitoriali. Domande lecite se c’è di mezzo il futuro dei propri figli.
Siamo stati travolti da un’aggressione senza precedenti, con una violenza ingiustificata a cui ha preso parte anche un senatore che ha vigliaccamente alimentato una conversazione già tossica e feroce.
C’è chi dopo il 25 Settembre riaprirebbe i forni, chi invoca l’Olocausto, chi ci guarirebbe con “olio di ricino a volontà” proprio come facevano i nazisti per torturare i dissidenti.
C’è chi ci definisce appestati, pervertiti e infami, chi ci darebbe due calci, chi ci deporterebbe al confine, chi in reparto psichiatria e chi si augura che arrivino gli assistenti sociali a toglierci i figli.
Ora, siamo tutti d’accordo che il comportamento di queste persone sia deplorevole e, tranquilli, saranno denunciate. Ma non è definendole meschine che risolviamo il problema.
È chiara la matrice di questi messaggi, che ci ricordano il clima in Senato dopo l’affossamento del DDL ZAN, accolto da un boato, tra risate sguaiate e applausi scroscianti.
Noi alla politica mediocre, populista e aggressiva rispondiamo con il sorriso.
Vogliamo essere d’esempio ai nostri bimbi: si può cambiare il mondo senza strillare e senza calpestare gli ultimi. Vorremmo lasciarvi un mondo più gentile e inclusivo, perché sappiamo che al bianco e nero, anche voi preferite tutte le sfumature dell’arcobaleno.
A questa classe politica, vorremmo ricordare che rispetto e dignità sono valori non sacrificabili sull’altare di una tornata elettorale.
E questo è un principio che dovrebbe riguardare tutte e tutti, a prescindere dalla propria appartenenza politica”.

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