Papa Francesco spiega la sua visita al negozio di dischi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-14

Il Pontefice ha scritto al giornalista che lo ha “pizzicato” fuori dal negozio

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Pensava che quella sua uscita, alla chetichella, rimanesse nell’oblio. Ma quella visita a un negozio di dischi in pieno centro a Roma non è passata inosservata ed è stata immortalata da un giornalista di Roma Reports. Le immagini hanno fatto il giro del mondo. D’altronde – anche se Papa Francesco non è nuovo a iniziative simili, come già fece quando andò in un negozio di ottica in via del Babuino – non è quotidianità vedere un Pontefice uscire dal Vaticano per andare a fare compere. E ora è arrivata anche la spiegazione di quel gesto.

Papa Francesco spiega la sua visita al negozio di dischi

Lo ha fatto attraverso una lettera inviata a Javier Martínez-Brocal – direttore di Roma Reports – che si trovava proprio in quegli istanti nella zona del negozio Stereosound (un locale che aveva frequentato già in altre occasioni, quando ancora non era il Capo della Chiesa Cattolica), quando ha visto Papa Francesco scendere dall’automobile ed entrare. Poi, smartphone alla mano, ha ripreso la scena che è diventata virale. E lo stesso cronista, prima di ricevere la missiva di risposta del Pontefice, aveva spiegato:

“Mi rattrista che il Papa, che è amante della libertà, debba essere rinchiuso in casa sua perché ogni volta che si muove scopre una macchina fotografica. Gli ho scritto per dirgli che sono scusate e d’altronde una notizia come questa serviva per farci sorridere, in questo momento in cui si parla solo di tragedie”.

Il Santo Padre ha deciso di rispondere al giornalista con una lettera pubblicata oggi su Roma Reports. Ha utilizzato l’ironia, definendosi sfortunato per aver “preso tutte le precauzioni, ma c’era solo un giornalista che aspettava una persona alla stazione dei taxi”. E poi ha spiegato cosa gli manca rispetto al passato, quando non era Papa: “Quello che mi manca di più in questa diocesi (di Roma, ndr) è non poter camminare per le strade, come facevo a Buenos Aires, camminando da una parrocchia all’altra”.

(foto: da Tg3)

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