Quei beceri insulti a Paola Turci per aver “osato” schierarsi contro Pillon

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-20

Paola Turci nel mirino degli odiatori online per un tweet nel quale si dissociava da alcune esternazioni anti-Lgbt del senatore leghista Simone Pillon

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Paola Turci ha “osato” criticare il senatore leghista Simone Pillon, per il suo elogio sui social ai giocatori di baseball di Tampa che si sono rifiutati di indossare il logo arcobaleno durante il mese del Pride. E per questo motivo è stata vittima di una massiccia gogna social, al punto da mandarla in tendenza su Twitter, da parte di sostenitori dell’esponente ultracattolico del Carroccio.

“Onore ai giocatori di baseball di Tampa – ha scritto Pillon – che hanno rifiutato di indossare il logo del gay pride in nome della loro fede cristiana. L’ideologia LGBT è radicalmente contro la fede, come dimostrano le sfilate blasfeme di questi giorni. Opporsi all’agenda gay è un gesto di fede. Costa caro, e ne so qualcosa, visto che son sotto processo da quasi 8 anni, ma ne vale la pena. Senza odiare o disprezzare nessuno, ma fedeli alla verità”.

Quei beceri insulti a Paola Turci per aver “osato” schierarsi contro Pillon

Frase commentata da Paola Turci così: “Quanto è poco cristiano (e molto fascista) tutto questo, manifesto compreso”. Parole che le sono valse una valanga di odio social, da parte dei sostenitori del leghista.

 

 

In molti l’hanno definita “ignorante” o “zecca”, accusandola di voler politicizzare un discorso, quello sui diritti, che non dovrebbe avere casacca. Immancabili anche quelli che l’hanno contro-accusata di fascismo, per essersi permessa di difendere una minoranza.

 

Lezioni di “democrazia” da parte di utenti con la Z nell’username, in modo da ricordare a tutti la loro posizione nel conflitto Russia-Ucraina, dalla parte dell’aggressore. Immagini del profilo di Vladimir Putin oppure di Novak Djokovic, campione tennista idolo dei no vax per aver sempre rifiutato il vaccino anti-Covid.

 

Anche sulla pandemia è stata infatti attaccata, e sulla vicenda che la investì in seguito alla pubblicazione di alcune sue fotografie in barca insieme a Francesca Pascale. Perché agli odiatori social bisogna anche giustificare le proprie frequentazioni.

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