L’aggressione omofoba di cinque minorenni a una ragazza di Palermo: “Ho sentito calci e pugni ovunque”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-11

Una 21enne di Palermo ha denunciato sui social una violenta aggressione omofoba subìta da un gruppo di cinque minorenni: “Ho sentito solo i calci e i pugni in faccia e al corpo”

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In cinque, minorenni, si sono accaniti contro di lei, per il suo modo di vestire, per il suo taglio di capelli, perché è omosessuale: Giada Tripi, 21enne di Palermo, è stata vittima di un’aggressione omofoba, poi da lei stessa raccontata sui social, dove ha postato anche le conseguenze del pestaggio. Il volto livido, le escoriazioni alla testa. “Stavo andando al centro commerciale per un colloquio di lavoro – ha scritto – ero sul tram quando il branco ha iniziato a insultarmi e a deridermi per come ero vestita, per il mio taglio di capelli, per il mio aspetto secondo loro troppo mascolino per una donna. Ho cercato di farli smettere, ma ogni mia parola era come gettare benzina sul fuoco”.

L’aggressione omofoba di cinque minorenni a una ragazza di Palermo: “Ho sentito calci e pugni ovunque”

Dopo essere scesa al capolinea è stata seguita, poi all’interno del Forum di Palermo è stata fatta cadere a terra: “A quel punto ho sentito solo i calci e i pugni in faccia e al corpo. Ho provato a difendermi ma erano in cinque”. Aggressione compiuta nell’indifferenza generale: “Chi stava facendo shopping o si stava recando al centro commerciale si nascondeva nell’indifferenza perché ‘non tocca loro’”. L’incubo è finito con l’arrivo degli uomini della sicurezza del centro commerciale e della polizia: “Quando ho visto i medici del 118 ho capito che l’incubo era finito, mi hanno portata in ospedale per medicarmi”. Refertata in ospedale, è stata giudicata guaribile in 5 giorni.

“Con il silenzio vincono loro”

Tripi ha denunciato i suoi aggressori: “Ho il terrore di uscire di casa, ma non posso più rimanere in silenzio. Con il silenzio vincono loro. È stato molto difficile trovare il coraggio di denunciare ma in commissariato ho trovato persone che mi hanno aiutato e protetto”. In un’intervista a Fanpage ha poi dichiarato: “Gli agenti mi hanno detto subito che avrebbero preso le immagini di videosorveglianza e che avrebbero subito tentato di identificarli. So, comunque, che lo stesso giorno si sono costituiti”.

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