A Palau (Sardegna) pranzi e cene di Natale in famiglia, ma solo col Green Pass

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-22

A stabilirlo è un’ordinanza firmata dal sindaco Francesco Giuseppe Manna

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Da Bianco Natal a Verde Natal il passo è stato brevissimo. A Palau, comune di poco più di 4mila anime in provincia di Sassari, un’ordinanza firmata dal sindaco ha deciso di imporre l’esibizione e la verifica del Green Pass anche per accedere e partecipare ai pranzi e alle cene natalizie in famiglia. Una norma temporanea entrata in vigore lunedì 20 dicembre e che concluderà i suoi effetti allo scoccare della mezzanotte di lunedì 10 gennaio, a festività ormai terminate.

Palau, pranzi e cene di Natale in famiglia solo con il Green Pass

Nel documento ufficiale – che reintroduce anche l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, il mantenimento del distanziamento sociale e la proroga della chiusura del parco giochi comunale per bambini – si fa esplicito riferimento ai classici eventi familiari tipici del periodo natalizio: “Divieto di organizzare o partecipare a feste private, pranzi o cene all’aperto o al chiuso, oltre i componenti del nucleo familiare e parenti muniti di certificazione verde”.

Insomma, a Palau non si entrerà nelle case di parenti se non si è in possesso della certificazione verde (ovviamente non quella rafforzata “da vaccino”, ma anche quella da esito negativo di un tampone antigenico o molecolare). Ma chi dovrà effettuare i controlli? L’argomento si ripropone a quasi due anni di distanza da quel lockdown in cui vi erano evidenti difficoltà nelle verifiche del rispetto delle normative in case private. Ma il sindaco della cittadina della Gallura ha demandato questo compito “alla Polizia Locale e alle altre forze dell’ordine in ambito comunale il rispetto delle previsioni di questa ordinanza”.

Saranno, dunque, le forze dell’ordine a dover verificare che non ci siano persone sprovviste di green pass a condividere i tavoli con le prelibatezze natalizie in famiglia. Una strategia per contenere la nuova avanzata del virus. Ma che difficilmente potrà portare a sanzioni. Sembra essere, più che altro, un’ordinanza deterrente per spingere le persone a non fare grandi feste.

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