Davvero Oumuamua è una sonda aliena spinta dal vento solare?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-11-08

La risposta più semplice è: non lo sappiamo. Secondo due ricercatori di Harvard una delle possibilità è che si possa trattare di una sonda aliena. Ma altri ritengono che si possa trattare più semplicemente di una cometa della quale non siamo riusciti ad osservare l’emissione di gas e polveri che la “spingono” attraverso il Sistema Solare

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È una cometa! È un asteroide! No, è un’astronave aliena! Questo e molto altro si è scritto su Oumuamua, noto anche come 2017 U1. La cosa interessante su questo oggetto celeste scoperto nell’ottobre del 2017 è che non sappiamo cosa sia esattamente. Ci sono molte teorie, alcune su cosa Oumuamua potrebbe essere ma l’unica cosa certa è che è un corpo che proviene da un sistema extrasolare (ed è il primo nel suo genere mai osservato) e che alla distanza a cui si trova non è possibile studiarlo.

Oumuamua, il sigaro spaziale alieno

Oumuamua rimane quindi un oggetto misterioso sul quale si può scrivere tutto, ma questo non significa che tutto ciò che viene scritto sia vero o anche solo verosimile. Sappiamo all’incirca le sue dimensioni (circa 400 metri, con una forma allungata “da sigaro”), la sua traiettoria e la velocità alla quale si muove all’interno del Sistema Solare. Ed è proprio a partire da questi elementi che Abraham Loeb docente di astronomia all’Harvard Smithsonian Center for Astrophysics di Boston e Shmuel Bialy hanno pubblicato un paper dove prendono in considerazione l’ipotesi che Oumuamua abbia un’origine aliena.

Oumuamua sigaro alieno asteroide - 3

Cosa significa? Significa che “per la comunità scientifica” – come si è letto da qualche parte – l’asteroide è in realtà un’astronave aliena? No. Perché lo studio accademico in realtà si occupa di testare un’altra ipotesi, vale a dire la possibilità che la pressione esercitata dalla radiazione solare possa aver contribuito all’accelerazione osservata in Oumuamua. Non è certo l’unico paper dedicato al misterioso asteroide, poco dopo la sua scoperta ne è stato pubblicato uno su Nature che ne indagava la composizione. Sembra infatti che l’oggetto celeste misterioso non sia una cometa, o almeno non una cometa attiva (anche se ci sono astronomi che sostengono che sia prematuro scartare l’idea di una cometa semiattiva) e pertanto non possa subire brusche accelerazione (dovute all’esplosione e all’evaporazione di materiali) una volta effettuato il passaggio ravvicinato vicino al nostro Sole.

Oumuamua sigaro alieno asteroide - 1
La traiettoria di Oumuamua via Wikipedia.org 

A questo punto i due ipotizzano che si possa trattare di un oggetto molto sottile, tale da poter funzionare come una “vela solare” in grado di essere sospinta dalla radiazione emessa dal Sole. Si tratta quindi di un’ipotesi per spiegare la traiettoria e il movimento “anomalo” (ma attenzione: anomalo perché non compreso del tutto) del corpo celeste. Alla fine il paper prende anche in considerazione la possibilità di uno scenario più “esotico” ovvero che Oumuamua possa essere una «fully operational probe sent intentionally to Earth vicinity by an alien civilization» ovvero una sonda spaziale mandata intenzionalmente verso la Terra da una civiltà aliena. Ed è questo che ovviamente ha catturato l’attenzione dei lettori. Ma non è esattamente questo il centro del paper che invece cerca di trovare una spiegazione alternativa all’ipotesi della cometa descrivendo l’asteroide come una sorta vela solare (eventualmente di origine aliena), appunto e da lì determinandone la capacità di accelerazione di “propulsione”. Scienziati dell’ESA invece sostengono che Oumuamua sia una cometa e che quindi l’accelerazione sia da ricondursi all’evaporazione di gas e polveri che però non siamo stati in grado di osservare ad esempio perché le polveri non sono in quantità tale da poterci consentire di identificare il fenomeno di espulsione dei gas. Cosa significa tutto questo? Ci sono gli alieni oppure no? La possibilità – come spiegano gli autori della ricerca – non può essere esclusa, ma da qui a dire che sia la più probabile e che la versione sia comunemente accettata da tutti gli astronomi ce ne corre.

Foto copertina via un disegno di come dovrebbe apparire Oumuamua Wikipedia.org

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