All’ospedale del Mare di Ponticelli anche le barelle sono in doppia fila

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-11-17

Una situazione ingestibile quella che i sanitari dell’Unità complessa dell’Ospedale del Mare hanno descritto con una lettera inviata ieri mattina ai vertici della Asl Napoli 1

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Una situazione ingestibile quella che i sanitari dell’Unità complessa dell’Ospedale del Mare di Ponticelli hanno descritto con una lettera inviata ieri mattina ai vertici della Asl Napoli 1 e ai direttori generale, sanitario e amministrativo dell’Azienda e che racconta Repubblica Napoli. Dove ci sono postazioni per 15 malati se ne concentrano 50 ogni giorno. Con «Totale promiscuità tra pazienti Covid e non Covid». Ma non solo: mancano i ventilatori, i monitor. 22 dipendenti del comparto e 7 dirigenti medici sono stati contagiati. 15 dottori della Medicina d’urgenza, guidata dal primario Vittorio Helzel chiudono la lettera con l’eloquente frase: Decliniamo ogni responsabilità derivante da tale situazione». E perfino le barelle sono in seconda fila:

Scrivono nella lettera i medici: «Nelle aree ex Codici verdi, ex Obi, ex Codici gialli e codici Rosso 1 e 2, permane il sovraffollamento e la gran parte dei degenti necessita di supporto ventilatorio per il quale siamo costretti ad utilizzare bombole di ossigeno (spesso in esaurimento), considerata l’assenza di ulteriori bocche di attacco per gas medicali centralizzati». Come può essere concretamente misurato il sovraffollamento? Un medico risponde a Repubblica: «Nel fine settimana abbiamo avuto una situazione da panico: non si sapeva dove stipare più le persone, erano 70 in un posto dove ce ne dovrebbero stare 15». Come sintetizzare? «Una doppia fila serratissima di barelle, gli uni attaccati agli altri».

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