Sfreccia a 290 km/h sul Grande Raccordo Anulare e si schianta: morto un 21enne | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-22

La vittima si chiama Orsus Brischetto. A bordo di quell’Audi R8 anche due suoi amici, uno dei quali ha ripreso quei tragici istanti

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Una corsa senza senso lungo le corsie del Grande Raccordo Anulare. Il tachimetro che sale rapidamente, fino a sfiorare i 300 km/h su una strada in cui la velocità massima è – come per le autostrade – di 130 km/h. Poi la perdita del controllo di quella vettura, una Audi R8, che si va schiantare contro il guardrail. A bordo c’erano due ragazzi e una ragazza. Alla guida il 21enne Orsus Brischetto, mentre sul sedile anteriore c’è un giovane che stava riprendendo la scena con il suo smartphone. Le immagini sono molto forti e a un certo punto si interrompono e si sentono solamente le grida e i rumori sordi dell’impatto.

Orsus Brischetto, il 21enne che si è schiantato a tutta velocità su GRA

Dal video si vede l’altissima velocità con cui Orsus Brischetto stava affrontando quel tratto del Grande Raccordo Anulare di Roma nella notte tra lunedì e martedì. Quando il tachimetro segna il massimo dei 294 km/h succede qualcosa. Il giovane alla guida perde il controllo (dopo aver eseguito, in precedenza, delle manovre azzardate in piena accelerazione) e si schianta. Per lui non c’è stato niente da fare, mentre gli altri due passeggeri sono stati ricoverati in ospedale, ma non sono mai stati in pericolo di vita. Queste le immagini delle vettura dopo l’incidente (all’altezza del 37° chilometro del GRA) pubblicate dai Vigili del Fuoco intervenuti sul posto.

Il 21enne, invece, è morto per via delle gravi lesioni provocate da quell’impatto ad altissima velocità. Le forze dell’ordine stanno provando a ricostruire le cause dell’incidente, anche dopo aver interrogato le altre due persone presenti a bordo. Perché, ovviamente, l’altissima velocità ha provocato il forte impatto che ha ucciso il giovane alla guida, ma quel comportamento dissennato potrebbe essere figlio non di uno sprovveduto gesto di esaltazione giovanile. Tra le ipotesi, infatti, c’è anche quella di una possibile corsa clandestina sul GRA.

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