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Orsini e la mente umana non allenata a gestire le informazioni sull’Ucraina (non come la sua) | VIDEO

neXtQuotidiano 13/04/2022

Il professor Alessandro Orsini spiega a Cartabianca su Rai 3 i motivi per i quali viene accusato di essere “putiniano”

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Ospite di CartaBianca su Rai3, il direttore e fondatore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS Alessandro Orsini risponde a Bianca Berlinguer del motivo per il quale è stato additato di essere un “putiniano”. “Le ragioni sono molte”, dice il sociologo. “Io mi vorrei soffermare – aggiunge – su quella più interessante dal punto di vista culturale, ed è questa, che quando un uomo è sopraffatto da una quantità di informazioni che la sua mente non riesce a gestire io nei miei libri scrivo che entra in modalità codice binario. Cioè va in sovraccarico di informazioni e quindi diventiamo tutti filo putiniani o filo americani e non si riescono a cogliere le informazioni perché la mente umana non è in grado di farsi carico di tutte queste informazioni”.

Orsini e la mente umana non allenata a gestire le informazioni sull’Ucraina (non come la sua)

Una condizione che però non vale nel suo caso: “Per me è normale gestire quantità enormi di informazioni perché è il mio lavoro, quindi la mia mente è allenata quotidianamente a questo tipo di operazione, ma un uomo comune, magari anche alcuni giornalisti e politici, non conoscono la politica internazionale, l’hanno scoperta all’improvviso, hanno scoperto un’enorme quantità di informazioni e hanno iniziato a ragionare in termini di ‘buono’ o ‘cattivo’, ‘bene’ o ‘male’, Russia o Stati Uniti”. Un problema radicato nel dibattito del nostro Paese e dovuto principalmente a ignoranza, secondo Orsini: “Noi abbiamo questo problema in Italia, il nostro Paese non conosce la politica internazionale perché sostanzialmente noi non ce ne siamo occupati più di tanto. Ci sono tanti italiani che non capiscono che questa trama è troppo complessa”.

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