Orsini riscrive la storia e dà degli “ignoranti” agli italiani. Ma la Luiss non gli rinnova il contratto

di Chiara Capuani

Pubblicato il 2022-05-01

L’università ha comunicato la decisione con una nota ufficiale e il prof si è sfogato con un lungo post su Facebook.

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“L’Italia è un Paese arretratissimo in materia di sicurezza internazionale”. Comincia così il lungo sfogo che Orsini, dopo aver saputo della decisione della Luiss di non rinnovare il suo contratto, ha affidato alla sua pagina Facebook. Una scelta, quella dell’università, arrivata dopo l’ennesima provocazione del professore, che al programma di Nove, Accordi & Disaccordi, è riuscito a dichiarare che Hitler non voleva la guerra.

“Hitler non aveva intenzione di far scoppiare una guerra mondiale. La Germania invase la Polonia; Inghilterra e Francia si erano alleate con la Polonia e scattò un effetto domino che Hitler non si aspettava”, aveva dichiarato qualche giorno fa Orsini. Parole che, sembrerebbe, hanno portato la Luiss a sospendergli l’incarico. Una decisione comunicata con una nota dalla stessa università:

“L’accordo di collaborazione con Eni per la realizzazione dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale, affidato” dalla Luiss “al Professor Alessandro Orsini, è giunto a scadenza da circa due mesi e non sarà rinnovato. Per questa ragione, i canali di comunicazione dell’Osservatorio, incluso il sito internet ‘sicurezza internazionale’, da oggi non sono più attivi”.

Orsini riscrive la storia e dà degli “ignoranti” agli italiani. Ma la Luiss non gli rinnova il contratto

Nel post condiviso sul suo profilo, Orsini ha spiegato di essere stato frainteso: “Nel mio intervento ad Accordi & Disaccordi non ho minimamente toccato la questione della responsabilità della Seconda guerra mondiale. Ben diversamente, mi sono interrogato sui meccanismi che hanno innescato quell’immane tragedia. Per poter comprendere il senso di questa mia affermazione, occorre (saper) distinguere due domande diverse”.

Nel suo lungo sfogo, l’ormai ex direttore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale, ha poi dichiarato che “l’ignoranza” del popolo italiano, della sua classe dirigente e della stampa, avrebbe fomentato le critiche e gli attacchi nei suoi confronti, ostacolando sempre di più la sua presenza nei vari talk show televisivi. “Mi trovo continuamente a essere accusato di essere ignorante da migliaia di grandissimi ignoranti, inclusi direttori di quotidiani e trasmissioni televisive. Ignoranti “olimpici” anche al Corriere della Sera. Pazienza, non mi arrendo e spiego tipo quinta elementare”.

E ancora: “Le università italiane non hanno mai investito in materia di sicurezza internazionale. La conseguenza è che il sapere scientifico non si è diffuso tra le persone comuni, i politici e i giornalisti, se non con pochissime eccezioni. E, così, milioni di italiani hanno scoperto la sicurezza internazionale il 24 febbraio 2022”.

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