Oregon under attack: la rivolta dei bianchi armati

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-01-03

Una “milizia” che protesta contro la “tirannia” del governo federale ha occupato la sede del Malheur National Wildlife Refuge in Oregon da sabato e in un video pubblicato su Facebook ha invitato i “patrioti” da tutto il paese ad aggregarsi a loro nel rifugio armati e a unirsi alla lotta

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Una “milizia” che protesta contro la “tirannia” del governo federale ha occupato la sede del Malheur National Wildlife Refuge in Oregon da sabato e in un video pubblicato su Facebook, ha invitato i “patrioti” da tutto il paese ad aggregarsi a loro nel rifugio armati e a unirsi alla lotta. Tra i membri della banda c’è Ammon Bundy, figlio di Cliven Bundy, che era diventato una stella della Fox due anni fa nella cosiddetta Bundy standoff, una disputa che lo ha visto contrapposto al governo federale per una questione di tasse non pagate su un terreno di pascolo.

L’Oregon Standoff di Capodanno

A quanto pare la miccia della “rivolta” è stata accesa dalla decisione di un tribunale che vuole che due di loro, Dwight e Steven Hammond (padre e figlio), vadano in prigione per scontare una condanna per incendio doloso su un territorio federale che risale al 2012. Ma i miliziani sono in questo momento convinti di essere al centro di una ribellione contro la tirannide del governo USA. L’intenzione dei rivoltosi è di indurre il governo federale a consegnare i terreni agli allevatori locali, ai forestali e ai minatori. Ammon Bundy ha spiegato in un video la posizione dell’improvvisata milizia:

Ma tra i partecipanti alla banda ci sono, oltre Ammon Bundy e suo fratello Ryan, anche Jon Ritzheimer, Blaine Cooper e Ryan Payne: gente che viaggia nel paese per partecipare alle lotte locali contro il governo federale, di solito per il diritto alla terra. Molti di loro hanno partecipato al Bundy Standoff del 2014. Dwight Hammond, 73 anni, e suo figlio Steven, 46 anni, dovevano andare in carcere lunedì: Dwight è stato condannato a cinque anni di carcere, il figlio Steven a quattro: hanno dato fuoco a una serie di terreni pubblici adiacenti al loro ranch e sono stati in prigione per qualche anno, ma la corte d’appello ha aumentato loro la pena per i 130 acri pubblici bruciati nel 2001. Spiega Vox che ai due condannati è stata applicata l’aggravante del terrorismo e per questo la loro pena è stata aumentata. Ma la questione più attuale è quella dell’uso gratuito dei territori federali, che in Oregon e in Nevada va avanti da anni e vede contrapposti il governo federale e gli allevatori. Inutile dire che la situazione scatena anche l’umorismo politico:

oregon standoff
Fonte vignetta


La rivoluzione dei mandriani prossima ventura

l’Oregonian scrive che gli Hammond in un primo momento avevano accettato l’aiuto della milizia ma adesso, dopo aver parlato con il procuratore e capito che questo potrebbe allungare la loro condanna, i due ci avrebbero ripensato e hanno fatto sapere attraverso i loro avvocati che non hanno intenzione di sottrarsi al carcere. La CNN racconta che sul capo di Dwight e Steven c’è anche un’altra condanna per incendio doloso che risale al 2006. All’epoca l’incendio era servito a distruggere le prove di un massacro di cervi attuato dagli Hammond. Ian Kullgreen, giornalista, ha parlato con Ryan Bundy al telefono e ha detto che i miliziani sono pronti a uccidere o a essere uccisi se necessario. Sabato scorso i membri della milizia hanno partecipato a una manifestazione di protesta sul caso Hammond. Subito dopo la protesta sono andati a chiudersi nel rifugio. I miliziani avrebbero avuto l’intenzione di rinchiudersi nella fortezza per impedire che gli Hammond scontassero la pena. Ammon Bundy però avrebbe colto la palla al balzo per incitare alla rivolta la popolazione locale contro il governo. Il Malheur National Wildlife Refuge dovrebbe quindi servire da base per la rivoluzione dei mandriani prossima ventura.

oregon standoff
Fonte vignetta

Negli Stati Uniti intanto infuriano le polemiche sui mass media, accusati di ignorare o sottovalutare la rivolta in Oregon perché composta da bianchi armati. L’hashtag della rivolta è #oregonunderattack

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