Ora la variante brasiliana è arrivata in una scuola di Roma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-02-23

Nella stessa scuola solo alcuni giorni fa era stata trovata anche quella inglese. Ora è iniziato lo screening per tutti.

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Pare che la bomba sia esplosa. E che la variante brasiliana, forse la più temuta dalla comunità scientifica, sia arrivata. In un posto peraltro in cui si sospetta (ma si teme soprattutto), che abbia galoppato da un ragazzo a un’altra. E poi a casa, in famiglia, e tra amici. Ormai lo sappiamo: le varianti sono temutissime, perché ritenute più contagiose e più letali. Ma anche (e -anche qui- soprattutto), perché non si sa come reagiscano ai vaccini. O meglio: non si sa se funzionino, quanto funzionino e quali. Quindi, ponendo il caso che non tutti riescano a fermare le varianti, rischiamo di tornare ai posti di partenza?

Per questo preoccupa molto il fatto che la variante brasiliana sia stata registrata all’interno di una scuola media di Roma, in uno dei quartieri della Roma bene, nel quartiere Salario. L’istituto è il  Sinipoli Ferrarini, e la dirigente scolastica Annunziata Di Rosa ha sospeso le lezioni nelle due sedi dell’istituto. Sia in presenza che a distanza, almeno fino a quando la Asl non darà i dettagli dei test che tutti dovranno effettuare. Ma la variante brasiliana non è la prima a essere arrivata nell’Istituto. Solo pochi giorni fa era stato registrato un caso di variante inglese.

Come detto, l’istituto presenta due plessi: uno in via di Villa Chigi e uno in via Mascagni. Ecco: nel plesso di Villa Chigi era stato riscontrato un caso della variante britannica, e la preside aveva sospeso le attività, fatto sanificare l’istituto e previsto la ripresa delle elezioni per il 24 febbraio, domani. Però poi è arrivato il risultato un tampone: positivo alla variante di SARS-CoV-2, lineage P.1, detta anche brasiliana. E ora quindi l’Asl ha previsto che tutto il personale e gli studenti debbano sottovasi allo screening, per tracciare e isolare eventuali altri casi di covid. Nel frattempo la scuola rimarrà chiusa e tutte le attività (anche quelle a distanza) sono sospese: “Visto l’elevato numero di persone da sottoporre a test, si rappresenta l’attuale impossibilità nel comunicare la data di rientro a scuola”, ha detto il dirigente Asl Lorenzo Paglione.

 

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