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L’operatrice sanitaria negazionista che si augurava di prendere il virus morta di COVID

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-14

In un video pubblicato sui social a novembre si augurava di poter prendere il COVID. Purtroppo il suo desiderio le è costato la vita

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In un video pubblicato sui social a novembre si augurava di poter prendere il COVID. Purtroppo il suo desiderio le è costato la vita. Parliamo di un’operatrice sanitaria negazionista,  Anna Caruso di 64 anni che lavorava presso ospedale di Alessandria, in servizio in Cardiologia, fino a quando era stata sospesa dal lavoro perché non vaccinata.

L’operatrice sanitaria negazionista che si augurava di prendere il virus morta di COVID

“Mi auguro questo virus di prenderlo – spiegava in un video pubblicato sui social a novembre -. Almeno dico: ‘Ok, sono una complottista, una negazionista . Piuttosto che morire strisciando, meglio morire in piedi“. La notizia, anticipata  dal bisettimanale locale Il Piccolò è stata confermata dal sindacato delle professioni infermieristiche Nursind: “Rispettiamo le convinzioni di ciascuno, anche se a volte si pagano con la vita, ma c’è rammarico che ancora oggi possano esistere posizioni non scientifiche“, aggiunge la nota del sindacato. I funerali di Anna Caruso si sono svolti ieri a Acqui, in provincia di Alessandria. L’operatrice sanitaria era ricoverata nel reparto di terapia intensiva a Tortona.

Riguardo ai sanitari no-vax in questi giorni si è aperta una discussione: “Siamo in guerra contro il Covid ed abbiamo bisogno di ‘soldati’. Negli ospedali eravamo già sotto organico prima del Covid, e l’epidemia ha acuito questa mancanza di personale. Quindi, va rivista la norma che allontana il personale sanitario non vaccinato”. Non ha dubbi il dottore Giampero Avruscio, presidente della sezione padovana dell’Anpo, il sindacato che rappresenta i primari ospedalieri, che all’Adnkronos spiega: “Va fatta una riflessione su questa misura ‘punitiva’ , perchè sono stati allontanati centinaia di medici e infermieri di grande esperienza, di elevata professionalità che non sono facilmente sostituibili: uno specializzando non ha la stessa esperienza di un medico con anni di professione alle spalle, soprattutto nelle aree critiche”. La risposta del  presidente della federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli è chiarissima: “Prima del vaccino” anti covid, “nonostante tutti gli strumenti di protezione che avevamo, morivano tra i 60 e gli 80 medici ogni mese, da quando ci siamo vaccinati la mortalità si è quasi azzerata. Questo dato ci dice tutto. E dice anche che la legge che obbliga alla vaccinazione anti Covid gli operatori sanitari non è casuale: nasce proprio dalla necessità di garantire da una parte la sicurezza dei pazienti e dall’altra quella degli operatori, e ciò non è sempre risolvibile con il sistema dei tamponi”.

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