“L’omosessualità è un disturbo”: l’esposto contro il corso della scuola paritaria La Traccia di Calcinate

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-11

Il corso di Educazione all’affettività del Centro scolastico La Traccia, gestito a Calcinate, provincia di Bergamo, dalla C.p.e., cooperativa sociale legata a Comunione e Liberazione, è oggetto di un esposto al Provvedditorato di Bergamo: verrebbero proposti concetti omofobi come quello secondo cui l’omosessualità sarebbe un “disturbo psicologico”. La replica della scuola

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Il corso di Educazione all’affettività del Centro scolastico La Traccia, gestito a Calcinate, provincia di Bergamo, dalla C.p.e., cooperativa sociale legata a Comunione e Liberazione, è oggetto di un esposto al Provvedditorato di Bergamo, sostenuto da una petizione.

“L’omosessualità è un disturbo”: l’esposto contro il corso della scuola paritaria La Traccia di Calcinate

Il testo della petizione su Change.org spiega che il corso della scuola paritaria “La Traccia” di Calcinate proporrebbe concetti omofobi come quello secondo cui l’omosessualità sarebbe un “disturbo psicologico”, un “vizio” simile all’alcolismo, derivante dal sentirsi dei “maschi falliti” o delle “femmine mancate”:

L’appello è rivolto a tutte le persone e alle associazioni che siano interessate a sollevare a livello nazionale e locale il tema di un’educazione sessuale sana, scientificamente fondata e scevra da pregiudizi ideologici e religiosi, a tutela della dignità e dell’identità sessuale degli adolescenti.
L’Istituto Comprensivo “La Traccia” di Calcinate (BG) da più di quindici anni propone a centinaia di adolescenti un corso di educazione sessuale e all’affettività che rafforza gli stereotipi di genere e il binarismo dei ruoli di genere. Inoltre, nel corso si demonizzano la pornografia, l’autoerotismo e le fantasie sessuali; si mettono sullo stesso piano omosessualità, bisessualità e pedofilia; si afferma che l’omosessualità sarebbe un “disturbo psicologico”, un “vizio” simile all’alcolismo, derivante dal sentirsi dei “maschi falliti” o delle “femmine mancate”; si sostiene che possa essere curata con le terapie riparative ricorrendo ad uno psicologo; si asserisce che i genitori omosessuali hanno una maggiore propensione a compiere atti di pedofilia sui propri figli (!).

Bergamo News riporta anche la replica della scuola, che spiega che il corso “non adopera le pagine e i materiali menzionati; pertanto l’oggetto dell’esposto non sussiste, e la scuola è disponibile a darne documentazione alle autorità preposte qualora lo richiedessero. Si precisa inoltre che il volume ‘Educare all’affettività’, editato nel 2011, è da anni fuori commercio e non è utilizzato come sussidio fornito né agli alunni né ai docenti”. L’esposto è stato già firmato da oltre un migliaio di persone, e anche dal consigliere regionale di Azione Niccolò Carretta e dalle assessore alle Pari Opportunità e alla Cultura del Comune di Bergamo, Marzia Marchesi e Nadia Ghisalberti

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