Lo zio che rompe 4 costole al nipote perché è gay: “Non vogliamo ricchi*ni in famiglia”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-05-20

Prima gli insulti, poi le botte nei confronti di quel nipote da “punire” perché omosessuale. Il giovane ha riportato diverse fratture e tumefazioni

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Lo hanno raggiunto in strada, poi lo hanno circondato in 4. Quattro adulti contro un giovane poco più che adolescente. Poi le botte e quella serie ripetuta di colpi al corpo e al viso che hanno provocato la frattura di 4 costole, lividi e tumefazioni sparse per tutto il colpo e il setto nasale deviato. Il motivo? Il 16enne è gay e alla sua famiglia tutto ciò non piace. Perché a organizzare il pestaggio è stato lo zio che non si è limitato a organizzare l’agguato, ma ha partecipato attivamente a tutto ciò corredando il tutto con assurde frasi di stampo discriminatorio. Questo ennesimo episodio di omofobia è accaduto qualche giorno fa in provincia di Cosenza.

Omofobia Cosenza, il 16enne pestato a sangue dallo zio perché gay

A riportare la denuncia del 16enne è stato il Presidente dell’ArciGay Cosenza Silvio Cilento. L’aggressione omofoba si è consumata nel giro di qualche minuto, nella giornata di martedì 17 maggio. Un giorno simbolico, trattandosi della data scelta come giornata contro l’omofobia. Il ragazzo era da poco uscito di casa, legando al suo zaino una classica bandierina Rainbow simbolo della comunità LGBT. Ed è in quel momento che inizia quel pomeriggio di inferno per lui.

Il papà del 16enne, come raccontato dal Presidente dell’ArciGay Cosenza che ha parlato a lungo con il giovane, avrebbe avvisato lo zio del ragazzo subito dopo la sua uscita di casa. E mentre quest’ultimo stava raggiungendo alcune sue amiche è stato accerchiato da quattro persone: lo zio e altri tre uomini. E proprio il parente più prossimo, prima di scaricare contro il giovane una violenza inaudita, gli avrebbe gridato la frase: “Non vogliamo ricchi*ni nella nostra famiglia”. Poi i colpi continui che hanno provocato la frattura di 4 costole, la deviazione del setto nasale e diverse ferite su tutto il corpo. Ma non è finita qui. Il 16enne – come riportato da Silvio Cilento – è stato riportato nella sua abitazione proprio dallo zio che, prima di lasciarlo, gli avrebbe detto: “Ora muori a casa”.

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