Femminicidio in Croazia: fermato il nuovo compagno della vittima Nina Gryshak

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-08-20

La vittima, regolarmente residente in Italia, si era separata qualche tempo fa dal marito e aveva intrapreso da poco una relazione con Marcello P

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Emergono nuovi dettagli sull’omicidio della 40enne ucraina Nina Gryshak, uccisa la mattina di giovedì 18 agosto nel villaggio di Zacchigni, una location a 3 km dal mare nell’Umaghese, in Croazia. La vittima, regolarmente residente in Italia, si era separata qualche tempo fa dal marito (che si trova in Ucraina per motivi di lavoro) e aveva intrapreso da poco una relazione con Marcello P., attualmente il principale indiziato, un metalmeccanico italiano di 30 anni residente, come Nina, a Medole, in provincia di Mantova. I due avrebbero affittato insieme l’appartamento teatro del delitto, in cui la donna era solita passare le vacanze con l’ex marito. I testimoni parlano di forti urla sentite provenire dall’abitazione di Nina e Marcello finché la donna, madre di due figlie adolescenti, non è stata ritrovata in fin di vita dai soccoritori.

Marcello P. è comparso ieri in Procura e il giudice ha per lui disposto un fermo preventivo di 30 giorni, che trascorrerà nel carcere di Pola e che servirà per evitare l’inquinamento probatorio. Rimane da chiarire se Nina Gryshak, trovata col corpo pieno di lividi, sia stata uccisa a mani nude o meno, dato che non è ancora stata ritrovata nessuna arma del delitto. Per la donna è stata disposta l’autopsia, ma i risultati non sono stati ancora resi noti. La vittima, tra le altre cose, era molto conosciuta nel paese in cui viveva per aver raccolto aiuti e fondi da mandare ai connazionali dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. I genitori della donna sono adesso in viaggio dalla Polonia, dove si erano rifugiati dopo lo scoppio degli scontri con la Russia.

Il 30enne arrestato con l’accusa di aver ucciso Nina Gryshak in Croazia: cosa è successo e le parole dei testimoni

Quando gli agenti e i sanitari sono giunti sul luogo dell’aggressione, ovvero la casa in cui Nina e Marcello stavano soggiornando, la 40enne versava già in condizioni disperate, tanto che è deceduta proprio qualche attimo dopo il loro arrivo. I testimoni hanno raccontato alle forze dell’ordine di una furiosa lite tra i due, per questo motivo il 30enne è stato subito arrestato.

La donna che ha affittato alla coppia l’appartamento all’interno del villaggio ha raccontato di aver sentito dal piano di sopra forti urla seguite da vetri spaccati e colpi violenti. Nello specifico, la testimone ancora sotto shock ha detto allo Jutarnji list: “Ho sentito dei forti colpi e dei vetri andati in frantumi. Il Pronto soccorso e la Polizia sono arrivati presto, ma per la povera vittima non c’era nulla da fare. Ho chiamato il marito della donna che conoscevo dagli anni passati, ma mi ha detto che potrà venire appena tra tre giorni, perché si trova in Ucraina per lavoro”.

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