La storia della bambina col cappotto rosso di “Schindler’s List” che oggi aiuta i profughi ucraini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-08

Oliwia Dabrowska opera come volontaria al confine tra Ucraina e Polonia. Sta provando a dare una mano a quelle persone in fuga dalla guerra

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Quel cappotto rosso indossato da una bambina mentre tutto in torno i colori non si distaccavano dalle sfumature bianche e nere rappresenta uno degli spezzoni più riconoscibili della cinematografia mondiale. Faceva parte del film di Steven Spielberg “Schindler’s List”, la storia di come un uomo (uno solo) riuscì con le sue scelte a salvare la vita a oltre 1000 persone ebree che stavano per essere deportate. E quella bambina è stata interpretata da Oliwia Dabrowska che oggi è diventata donna (ha 32 anni) e aiuta i profughi in fuga dall’Ucraina al confine con la Polonia.

 

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Oliwia Dabrowska, da Schindler’s List all’aiuto ai profughi ucraini

Era il 1993 quando partecipò alle registrazioni di quel film che ha fatto la storia, con tanto di sette premi oscar vinti. E Oliwia Dabrowska interpretò il ruolo di quella bambina che camminava in testa al gruppo di persone nel ghetto di Cracovia, durante i rastrellamenti nazisti. E lei compariva lì, l’unica macchia di colore in un ambiente avvolto dal bianco e nero, simbolo della situazione e degli eccidi che i tedeschi stavano compiendo durante la seconda guerra mondiale e dopo aver invaso la Polonia.

 

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E lei, Oliwia Dabrowska, è nata proprio a Cracovia. All’epoca del film – che raccontava il gesto eroico di Oskar Schindler che salvò la vita a più di mille persone – lei era una bambina. Lo stesso Spielberg le disse di non guardare quella pellicola fino al compimento dei suoi 18 anni per via della crudezza della storia narrata. Una storia fatta di violenze, perquisizioni e uccisioni di civili inermi e innocenti. E forse, anche per questo, oggi quella bambina diventata adulta ha deciso di dare una mano al popolo ucraino, quello che dallo scorso 24 febbraio è costretto a lasciare il Paese natale per colpa dell’invasione russa e della guerra.

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