Nutrie, tartarughe e gamberi americani: le razze infestanti in Italia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-10

Allarme per i danni all’ambiente: “Minacciano la nostra fauna”. L’Ue finanzia il progetto dell’Università di Bologna per arginarle

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Ci sono le nutrie, importate come animali da pelliccia e poi liberate nelle campagne del nord Italia; oppure la Tartarughe Trachemys, liberate nei giardini, si sono moltiplicate; oppure ancora il gambero rosso americano, diffuso nel Delta del Po, minaccia le specie autoctone 4 e il procione, presente in tutto il nord Italia: sono alcune delle razze infestanti alloctone arrivate in Italia che oggi fanno danni all’ambiente e minacciano la nostra fauna: La Stampa oggi riepiloga in un’infografica le maggiori e racconta i progetti dell’UE per le nutrie:

Per fronteggiare l’occupazione del territorio di questo grosso roditore di origine sudamericana, quasi privo di nemici naturali in grado di limitarne il numero, sta per partire il progetto “Life green for blue”, finanziato dall’Ue per 2,4 milioni di euro: «Sperimenteremo la pratica dell’immuno-contraccezione per intervenire sulla riproduzione delle nutrie – dice Delogu -. E’ un rimedio già utilizzato per altre specie invasive come i cinghiali, e ha il vantaggio di evitare gli inconvenienti dei progestinici: questi ultimi infatti sterilizzano, insieme con la specie cui vengono somministrati, anche i suoi predatori».

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Le razze infestanti in Italia (La Stampa, 10 settembre 2019)

Le nutrie saranno catturate e rinchiuse in gabbie, sarà loro iniettato l’immunovaccino e infine saranno nuovamente liberate con un microchip addosso. Una collaborazione fra Università, Bonifica renana e volontari. Nell’ambito dello stesso progetto si cercherà di arginare un’altra specie che ha preso possesso di tutto il Delta del Po e ora infesta Emilia, Lombardia, Veneto e Friuli: il gambero rosso americano. Sfuggito anch’esso al controllo degli allevamenti, aggressivo e dannoso per i “colleghi” nostrani, oltre che vettore di patologie, ha conquistato il Delta del Po e buona parte del Nord-Est d’Italia.

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