Nuovi dettagli sull’omicidio di Alika. La compagna dell’assassino: “Mi ha detto ‘Andiamo, ho picchiato uno”

di Clarissa Cancelli

Pubblicato il 2022-07-31

“L’ho visto arrivare verso di me sporco di sangue, con un cellulare in mano che non era il suo”

article-post

Sono emersi nuovi dettagli su quanto avvenuto a Civitanova Marche, dove Alika Ogorchukwu, l’ambulante nigeriano 39enne, disabile, è stato ucciso con la sua stessa stampella da un operaio di 32 anni, l’italiano Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo. A rivelare ulteriori particolari è la compagna dell’assassino.

La compagna di Ferlazzo sull’omicidio di Alika: “Mi ha detto ‘Andiamo, ho picchiato uno”

Secondo quanto riportato da FanPage, la donna ha parlato dell’episodio, raccontando agli inquirenti della Squadra Mobile di Macerata quanto è avvenuto: “L’ho visto arrivare verso di me sporco di sangue, con un cellulare in mano che non era il suo. Gli ho detto: ‘Filippo che hai fatto, che hai combinato?’ Lui mi ha risposto piano all’orecchio, quasi sussurrando: ‘Andiamo, ho picchiato uno'”. La donna avrebbe assistito all’aggressione, senza intervenire. “Quel signore con la stampella è venuto verso di noi e ci ha chiesto dei soldi, mi ha preso per un braccio”, ha raccontato, sottolineando che Alika non è stato né insistente né tantomeno molesto. All’inizio, infatti, si sospettava che ci fossero state delle molestie sessuali nei confronti della donna. “Siamo andati avanti per la nostra strada, fino a un negozio di abbigliamento – aggiunge -. Insomma, sembrava davvero finita lì. Noi stavamo cercando dei pantaloni per Filippo, allora io sono entrata a vedere, lui è rimasto fuori, ma quando poi mi sono affacciata per chiamarlo, perché finalmente avevo trovato il modello, lui non c’era era più”.

 

Potrebbe interessarti anche