I dati silenziano i NoVax: al Bambino Gesù il 100 per cento dei vaccinati ha svilppato anticorpi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-01-29

Buone notizie dall’ospedale di Roma: lo studio è il risultato di un monitoraggio su 3mila operatori sanitari.

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Si mettano l’anima in pace i NoVax, perché  dati elaborati dall’ospedale di Roma Bambino Gesù smentiscono le loro (folli) tesi. Si tratta di un monitoraggio elaborato dal presidio sanitario di Roma: a 7 giorni dalla somministrazione della seconda dose su operatori che non hanno mai contratto il covid, il 100 per cento dei vaccinati ha sviluppato gli anticorpi contro il Covid. E ne hanno prodotti così tanti da avere un numero di anticorpi mille volte superiore alla popolazione negativa (non vaccinata) al covid. E quindi un elevato tasso di potenziale protezione dal virus.

Lo studio è stato condotto su 3mila operatori, a cui è stato iniettato il vaccino Pfizer-BionTech: a 21 giorni dalla prima somministrazione del vaccino, il 99 per cento di oro ha sviluppato anticorpi contro il covid (per la precisione un numero 50 volte superiore alla popolazione negativa); nei 1.425 a cui è stata poi somministrata la seconda dose, la risposta è stata del 100 per cento.

Ottimi anche i risultati per quanto riguarda il fronte immunologico. Sette giorni dopo la prima somministrazione è stato infatti registrato nei vaccinati un incremento delle cellule B di memoria, quelle che garantiscono la produzione di anticorpi nel tempo nell’80 per cento dei casi. Non solo: dopo 14 giorni dalla vaccinazione non è stato registrato alcun caso di infezione tra gli operatorio vaccinati. In 7 l’hanno sviluppata, ma tutte prima del quattordicesimo giorno dalla somministrazione del vaccino, senza registrare sintomi tali che fosse prevista la loro ospedalizzazione.

A esprimere soddisfazione sul vaccino è Carlo Federico Perno, responsabile di Microbiologia e Diagnostica di Immunologia: “Si tratta dei primi risultati che confermano nella pratica clinica la bontà dell’approccio vaccinale. Ampliano inoltre le nostre conoscenze, mostrando i dettagli dei meccanismi della risposta immunitaria al vaccino, e suggeriscono, basandosi su quanto finora evidenziato, che gli anticorpi prodotti dalla vaccinazione abbiano una persistenza nell’organismo alquanto duratura”.

 

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