Noof al-Maadeed, attivista scomparsa in Qatar: “Se non mi vedete più sui social vuol dire che sono morta”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-16

Noof al-Maadeed è una 23enne attivista femminista originaria del Qatar. Era fuggita due anni fa per scappare dalla sua famiglia che ha tentato più volte di ucciderla, ma a metà ottobre è ritornata in patria: da allora non si hanno più sue notizie

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Era già fuggita una volta, verso il Regno Unito, via dalla sua famiglia che l’aveva minacciata, ma lo scorso ottobre ha deciso di ritornare in Qatar. Da qualche giorno però l’attivista femminista Noof al-Maadeed sembra essere sparita nel nulla. “Se non mi vedete più sui social vuol dire che sarò morta”, aveva scritto sui suoi profili Twitter e Instagram all’inizio di ottobre la 23enne. Da quel momento, soltanto brevi comunicazioni e messaggi, fino al silenzio.

Noof al-Maadeed, l’ attivista scomparsa in Qatar

Aveva documentato la sua fuga, dopo “numerosi attentati alla sua vita”, ma dopo rassicurazioni da parte del regno del Golfo aveva deciso di fare ritorno. Un funzionario del Qatar ha detto al Guardian che la giovane è al sicuro e in buona salute, ma ha affermato di non essere stato in grado di parlare pubblicamente per privacy. La giustificazione non ha convinto i suo sostenitori, che – allarmati dal silenzio social – hanno lanciato in trend l’hashtag #whereisNoof. L’appello alle istituzioni è arrivato anche da parte dei gruppi per i diritti umani che la conoscono: “Vogliamo le prove che la 23 enne sia ancora viva”, dicono, convinti che Noof al-Maadeed sia attualmente “detenuta in qualche modo o addirittura morta”.

“Ha detto che se non postava più sui social media era morta. Quindi stiamo semplicemente agendo in base a ciò che ci ha detto di fare”, sostiene Khalid Ibrahim, capo del Gulf Center for Human Rights (GCHR), l’organizzazione con sede a Beirut attiva contro le violazioni dei diritti umani in Medio Oriente. Secondo lui la 23enne potrebbe essere stata uccisa dalla famiglia. E spiega: “Il governo del Qatar può facilmente dimostrare alla comunità internazionale che è viva. Non hanno prove e questo ci preoccupa”.

Ibrahim ha accusato le autorità del Qatar di aver rinnegato le rassicurazioni fatte ad al-Maadeed, che era tornata per soggiornare in un hotel sotto la sorveglianza di alcuni funzionari di sicurezza. A Human Rights Watch aveva spiegato i motivi della fuga di due anni fa: “Mi era permesso solo di andare a scuola e tornare. Per qualsiasi altra cosa sarei stata pestata”.

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