No Green Pass, perquisizioni in tutta Italia: decine di indagati e “fogli di via”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-15

Questa mattina si è conclusa la prima fase d’indagine nei confronti di molti promotori delle manifestazioni di piazza contro la certificazione verde

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Perquisizioni in 16 città italiane, con diversi indagati e alcuni “fogli di via” nei confronti di due esponenti torinesi del movimento contro la certificazione verde. È questo il bilancio dell’operazione condotta questa mattina dalla Polizia. L’attenzione, in particolare, si è concentrata a Torino dove si registra uno degli epicentri delle manifestazioni – sfociate in atti di violenza – delle ultime settimane. E l’organizzazione del tutto, come capita sempre più spesso, avveniva attraverso gruppi Telegram che continuano a fagocitare le proteste No Green Pass.

No Green Pass, 17 perquisizioni nei confronti dei referenti di alcuni gruppi

“L’autorità giudiziaria competente – si legge in una nota che accompagna l’operazione “Basta Dittatura”, citando il nome del noto gruppo Telegram di No Green Pass –  ha ravvisato nei confronti degli indagati i reati di istigazione a delinquere con l’aggravante del ricorso a strumenti telematici e di istigazione a disobbedire le leggi”. E non ci sono solamente indagini. Secondo quanto riporta AdnKronos, molte delle persone oggetto della perquisizioni erano già note alle forze dell’ordine per altri reati (di vario tipo).

L’operazione condotta dalla Polizia, arriva al termine di un monitoraggio costante e continuativo di quei messaggi pubblicati dai vari utenti su Telegram. “I contenuti e i toni utilizzati facevano riferimento a ‘impiccagioni’, ‘fucilazioni’, ‘gambizzazioni’ oltre ad allusioni dirette a ‘nuove marce su Roma’ ed al terrorismo”, tutti rivolti nei confronti di politici, rappresentanti delle istituzioni e medici.

Gli indagati, secondo quanto riporta AdnKronos, sarebbero 17. Tra di loro anche due esponenti del movimento No Green Pass torinese. Nei loro confronti sarebbero stati emessi anche altrettanti “fogli di via” da parte della Questura. Entrambi questi soggetti, infatti, sono “ritenuti responsabili di condotte criminose durante le manifestazioni di piazza per atteggiamenti oppositivi nei riguardi delle forze dell’ordine durante la gestione dei cortei non autorizzati”. Nel frattempo, in quelle chat Telegram si parla di “caccia all’uomo” e di “dittatura conclamata” dopo l’operazione di questa mattina.

(foto ipp clemente marmorino)

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