Nicola Tanturli: trovato il bimbo scomparso nel Mugello

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-06-23

Nicola Tanturli, il bimbo di appena 21 mesi scomparso ieri dal casolare a Palazzuolo sul Senio, nel Mugello, dove vive con i genitori e il fratellino più grande è stato trovato: è vivo, spiegano i carabinieri

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Nicola Tanturli, il bimbo di appena 21 mesi scomparso ieri dal casolare a Palazzuolo sul Senio, nel Mugello, dove vive con i genitori e il fratellino più grande è stato trovato: è vivo, spiegano i carabinieri. Nicola è in buone condizioni. Il bambino è stato trovato in un burrone distante più di due chilometri dalla sua casa.  Il piccolo è stato rinvenuto da un giornalista di “La vita in diretta” di Rai 1, si tratta dell’inviato Giuseppe Di Tommaso che ha sentito dei lamenti e ha chiamato i soccorritori impegnati nelle ricerche, che si sono calati nel burrone per recuperare il bimbo. Alberto Matano, il conduttore della trasmissione, ha spiegato che Di Tommaso ha poi aiutato i Carabinieri a mettere in salvo il piccolo. La Prefettura di Firenze ha confermato il ritrovamento di Nicola che è stato portato in ospedale per accertamenti: “visivamente” Nicola sta bene, hanno riferito i soccorritori. Nicola ha già visto i genitori ed è stato abbracciato da parà Leonardo e da mamma Pina che lo ha accompagnato in elicottero verso l’ospedale. Il bambino chiamava mamma sia quando è stato chiamato dall’inviato della Vita in diretta sia quando lo ha preso il Carabiniere che materialmente lo ha salvato dalla scarpata, profonda circa 25 metri, dove è stato ritrovato.

 

 

 

 

giuseppe di tommaso nicola tanturli ritrovato giornalista vita in diretta
Fonte: Twitter

Di Tommaso, nella foto, dice: “Ho sentito un pianto e ho capito subito”. Alberto Matano ha spiegato a Adnkronos: “Il Bambino è stato ritrovato da Giuseppe Di Tommaso, uno dei nostri inviati de la ‘Vita in Diretta’. Era lì che stava girando insieme alla troupe immaginando il percorso che il bambino avesse potuto fare da casa. Lui era da solo perché la troupe era rimasta indietro, ha sentito dei lamenti si è sporto e in una scarpata ha trovato il piccolo. A quel punto non prendendo il telefono Di Tommaso è corso indietro, ha chiamato i carabinieri e li ha aiutati a tirarlo fuori dalla scarpata. L’ho sentito tra le emozioni, le lacrime e la gioia, mi ha chiamato e mi ha detto: “E’ Vivo, è vivo!”.

Nicola Tanturli: trovato il bimbo scomparso nel Mugello

Da ieri erano oltre 200 le persone, tra forze dell’ordine, uomini della protezione civile e 18 squadre di volontari, che si sono messe alla ricerca del piccolo Nicola Tanturli: il bambino, nonostante la sua età, è vivace e autonomo e abituato a girare nei luoghi adiacenti al casolare della famiglia che si trova  al confine fra Toscana ed Emilia, nel comune di Palazzuolo sul Senio (Firenze), ad un’altezza di 800 metri, circondato dai boschi del Mugello. Al momento l’ipotesi ritenuta più probabile è che il bambino, Nicola Tanturli, nato all’ospedale di Borgo San Lorenzo (Firenze) il 28 settembre 2019, si sia allontanato autonomamente intorno a mezzanotte, per sonnambulismo. I genitori hanno raccontato di aver messo a letto il bambino. Mamma e papà si sono poi messi al lavoro, chi accudendo gli animali, chi le piante dell’orto. Quando sono tornati per la cena pensavano dormisse e non hanno controllato. Solo intorno a mezzanotte si sono resi conto che non era più nel suo lettino. Il bimbo si sarebbe quindi rialzato e allontanato da solo, forse per andare a giocare all’aperto come fa ogni giorno, o forse per cercare i genitori che raccontano che spesso è successo li abbia raggiunti fuori casa. Madre e padre a quel punto avrebbero cominciato a cercarlo in tutti i posti in cui sarebbe stato logico trovarlo ma, nonostante le ricerche siano andate avanti tutta la notte, del bimbo non è stata trovata traccia.  senza esito. Così ieri mattina la coppia ha allertato i soccorsi chiamando i carabinieri. Della scomparsa era stata avvisata anche l’autorità giudiziaria. E c’è chi parlava  della presenza di lupi in zona e di un tasso aggressivo, come racconta Repubblica Firenze:

Alcuni abitanti del posto hanno spiegato alle forze dell’ordine che i boschi ultimamente erano popolati da alcuni lupi e soprattutto da un tasso che avrebbe manifestato un indole decisamente feroce attaccando animali domestici e di allevamento. Aspetto sottolineato anche dal sindaco Gian Piero Moschetti: “L’area è di decine di chilometri quadrati con parti scoscese e molto impervie, con molti animali selvatici”

La casa dove abita la famiglia si trova in piena campagna, circondata dai boschi, ed è raggiungibile solo attraverso una strada sterrata. Nel giro di qualche centinaio di metri ci sono altre case sparse. I genitori del bimbo sono apicoltori e sono vicini di casa dell’Eco-villaggio Campanara, che dista circa due km dalla loro abitazione, ma non fanno parte di quella comunità dedita alla coltivazione dell’agricoltura biologica, dove vivono tre famiglie. E proprio gli appartenenti a questa comunità sono stati i primi a partecipare alle ricerche del bimbo scomparso. Il raggio delle ricerche, che vengono condotte anche con droni, elicotteri e cani molecolari, è molto ampio, circa 30 km quadrati, perché non si conosce l’ora esatta in cui il bimbo si è allontanato e lo spazio che può aver percorso. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno scandagliato anche un laghetto vicino ma le ricerche hanno dato per fortuna esito negativo: non è stato trovato nessun corpo. “Lo stiamo cercando anche con i droni e gli elicotteri, con i cani molecolari e le unità cinofile, stiamo battendo ogni centimetro del bosco”, aveva detto all’Adnkronos il sindaco di Palazzuolo sul Senio, Gian Piero Philip Moschetti. Il piano delle ricerche è coordinato dalla Prefettura di Firenze, che  nella serata di ieri ha diffuso la foto di Nicola per agevolare le ricerche. Ora Nicola è salvo, grazie all’aiuto di tutti.

Giuseppe Di Tommaso: il racconto all’Adnkronos

“Stavo salendo su una strada sterrata ed ho sentito provenire da una scarpata un lamento. Ero da solo perché mi ero sentito male poco prima, ed avevo fermato la macchina per riprendermi. Così ho iniziato a dire ‘Nicola, Nicola’, prima a bassa voce, poi urlando, fino a che non ho sentito chiaro ‘Mamma!’. Era Nicola”. Comincia così il racconto all’Adnkronos di Giuseppe Di Tommaso, il giornalista de ‘La Vita in Diretta’ che ha ritrovato alle 9.22 di stamane il piccolo Nicola Tanturli, precipitato in una scarpata a circa 2,5-3 km dalla sua casa nel comune di Palazzolo sul Senio, in provincia di Firenze.

“Sono sceso giù nella scarpata che era molto ripida, ho sentito il rumore di una macchina in lontananza. Erano i Carabinieri, li ho avvisati che avevo sentito un lamento ed ero sicuro si trattasse di Nicola. All’inizio erano scettici, hanno pensato che potesse essere un animale, un capriolo. Ma io ho insistito perché ero certo, e li ho pregati di scendere a vedere, così abbiamo trovato Nicola”. Il giornalista di Rai1 racconta istanti di emozione indescrivibile: “Appena ci ha visto si è messo a piangere, l’ha preso prima in braccio un carabiniere. Aveva solo una magliettina ed era pieno di graffi ma stava bene. Un’emozione immensa perché davvero non lo immaginavo, quando si raccontano le storie di bambini dopo tante ore, in boscaglie così fitte, dopo il trascorrere di un’intera notte c’è sempre l’idea che non sarà una storia con un finale positivo. Un miracolo vero”.

Nella risalita, Di Tommaso ha aiutato i Carabinieri a riportare in salvo il piccolo Nicola. “La scarpata era ripidissima, quindi ho aiutato il carabiniere a salire col bambino, lo prendevamo in braccio a tappe”. “E’ davvero surreale -ricorda l’inviato- Se io non mi fossi sentito male, se non fossi sceso dalla macchina, non l’avremmo ritrovato. E’ la prima volta che mi succede”. Adesso il bimbo è al sicuro, “l’hanno portato con un’ambulanza per controllarlo ed è con i genitori. Stava bene, si muoveva, la prima impressione è che stia bene. E’ pazzesco, se penso alla sua voce non riesco a non commuovermi”, dice Di Tommaso con la voce incrinata dall’emozione.

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