‘Ndrangheta, i 334 arresti in Calabria per l’operazione Rinascita-Scott

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-12-19

Politici, avvocati, commercialisti, funzionari infedeli dello Stato e massoni figurano tra gli arrestati della maxi operazione condotta all’alba dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia con il coordinamento della Dda di Catanzaro. Tra loro anche l’avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli. Nel 2017 Pittelli aveva annunciato l’adesione a Fratelli d’Italia

article-post

Una maxi operazione dei Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia è in corso per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare del gip di Catanzaro su richiesta della Dda a carico di 334 persone. L’operazione ‘Rinascita-Scott’ ha disarticolato tutte le organizzazioni di ‘ndrangheta operanti nel Vibonese e facenti capo alla cosca Mancuso di Limbadi. Complessivamente sono 416 gli indagati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio e altri reati aggravati dalle modalità mafiose.

‘Ndrangheta, i 334 arresti in Calabria

Contestualmente all’ordinanza di custodia cautelare, i carabinieri stanno notificando anche un provvedimento di sequestro beni per un valore di circa 15 milioni di euro. L’imponente operazione, frutto di indagini durate anni, oltre alla Calabria interessa varie regioni d’Italia dove la ‘ndrangheta vibonese si è ramificata: Lombardi, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Puglia, Campania e Basilicata. Alcuni indagati sono stati localizzati e arrestati in Germania, Svizzera e Bulgaria in collaborazione con le locali forze di Polizia e in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dall’autorità giudiziaria di Catanzaro.

giancarlo pittelli

Politici, avvocati, commercialisti, funzionari infedeli dello Stato e massoni figurano tra gli arrestati della maxi operazione condotta all’alba dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia con il coordinamento della Dda di Catanzaro. Tra loro anche l’avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli. Nel 2017 Pittelli aveva annunciato l’adesione a Fratelli d’Italia. All’epoca Giorgia Meloni aveva commentato entusiasta: “La comunità di FdI cresce, si rafforza e dà il suo benvenuto a Giancarlo Pittelli, un valore aggiunto per la Calabria e tutta l’Italia”.

Pittelli da Forza Italia a Fratelli d’Italia: arrestato anche Giamborino (PD)

Pittelli è stato eletto alla Camera dei Deputati in due legislature, dal 2001 al 2006 e dal 2008 al 2013, prima con Forza Italia e poi con il Popolo della Libertà. Sotto l’egida forzista e’ stato eletto anche senatore della Repubblica per una legislatura, dal 2006 al 2008. Avvocato penalista, ha ricoperto anche l’incarico di coordinatore regionale di Forza Italia. L’allora coordinatore regionale del partito guidato da Giorgia Meloni, Ernesto Rapani, era entusiasta: “L’ingresso in Fdi-An di Giancarlo Pittelli è di quelli certamente importanti. A lui, dunque, un caloroso benvenuto. Sono certo che contribuirà alla crescita del partito nella nostra regione. Un partito che sta registrando continue ed importanti adesione, segno tangibile che ormai il centrodestra in Calabria siamo noi. Fdi-An, incarna oggi la vera anima del centrodestra e di coloro i quali si rivedono in una formazione moderata che sta da questa parte”.

pietro giamborino pd

Nell’operazione sono coinvolti anche esponenti politici fra cui Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo Calabro (VV) e presidente regionale dell’Anci. Fra gli arrestati anche l’ex consigliere regionale della Margherita e poi Pd, Pietro Giamborino. L’operazione del Ros ‘Rinascita-Scott’ contro la ‘ndrangheta – che ha portato all’arresto di 334 persone – ha consentito agli investigatori di individuare e disarticolare gli assetti della ‘ndrangheta vibonese in tutto il territorio nazionale e all’estero facendo emergere “cointeressenze con personaggi del mondo politico e dell’imprenditoria”. Sono stati inoltre documentati, spiega un comunicato, summit di ‘ndrangheta finalizzati al conferimento di promozioni e di incarichi ad affiliati di rilievo, acquisendo elementi di riscontro in merito alle formule rituali utilizzate dai sodali per l’assegnazione del grado di ‘trequartino’.

La soddisfazione di Gratteri

“E’ la più grande operazione dopo il maxi processo di Palermo”. Così il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri sintetizza l’operazione che ha portato a 334 arresti tra i quali politici, avvocati, commercialisti e massoni. “Abbiamo disarticolato completamente le cosche della provincia di Vibo – ha aggiunto – ma ha interessato tutte le regioni d’Italia, dalle Alpi alla Sicilia. Nell’ordinanza ci sono 250 pagine di capi di imputazione. E’ stato un grande lavoro di squadra fatto dai carabinieri del Ros centrale, di quello di Catanzaro, e del Comando provinciale di Vibo Valentia. Alla fase esecutiva dell’operazione hanno preso parte circa 3000 militari con tutte le specialità, dal Gis al Tuscania ai Cacciatori, tutte le sezioni Ros d’Italia e tutti i carabinieri della Calabria”. Solo pochi giorni fa, il neoprocuratore di Vibo che si è insediato ieri Camillo Falvo, salutando i colleghi della Procura di Catanzaro – dove per la Dda seguiva l’area di Vibo – aveva detto “ora o mai più”. “Se era un riferimento a oggi? Anche” ha detto Gratteri.

ndrangheta osso mastrosso carcagnosso

Sono 260 le persone destinatarie di ordinanze di custodia cautelare in carcere e 70 quelle per le quali sono stati disposti gli arresti domiciliari, nell’ambito dell’operazione “Rinascita-Scott” con cui stamane i carabinieri del comando provinciale di Vibo Valentia e del Ros hanno eseguito 334 ordinanze emesse dal Gip distrettuale di Catanzaro, su richiesta della locale procura della Dda. Per altre 4 persone e’ scattato il divieto di dimora. “A nome di Gasparre-Melchiorre-Baldassarre e Carlo Magno, che con il suo cavallo bianco distrussero tutti i nemici del suo regno, con una mantella sulle spalle e a fianco uno spadino formarono il Trequartino”, è il testo del “pizzino”, scritto con un italiano approssimativo, sequestrato dagli inquirenti a uno dei 334 destinatari di misure cautelari nell’ambito dell’operazione “Rinascita-Scott” dei Carabinieri. Il pizzino riporta la formula di promozione degli affiliati al grado di “Trequartino”, uno dei piu’ elevati nella gerarchia ‘ndranghetista. Il grado, infatti, e’ inferiore solo a quelli di Padrino e Quartino. Gasparre, Melchiorre e baldassarre, nella mitologia mafiosa, sono i tre cavalieri che diedero vita alle tre mafie italiane, mafia, camorra e ‘ndrangheta.

Leggi anche: Giorgia Meloni tuona contro l’aumento delle accise (ma si dimentica di quando votava per aumentarle)

Potrebbe interessarti anche