Nasce il progetto “7 marzo”, per combattere la violenza sulle donne

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-11

“Perché il nostro progetto si vuole focalizzare sulla prevenzione, sull’educazione al rispetto e all’amore per se stesse, sull’affermazione di sé e sull’aumento della propria autostima e della propria autoconsapevolezza. Solo facendo questo lavoro all’origine e alla base del problema si potranno evitare le conseguenze peggiori”.

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8 marzo (e non 7 marzo). L’abbiamo celebrata tutti solo tre giorni fa: chi con una frase sui social, chi con un messaggino, chi regalando qualche mimosa. La Giornata internazionale della Donna è stata l’occasione per parlare ancora (non è mai abbastanza) di violenza di genere e femminicidi. Per ricordare le donne uccise dagli uomini, da quegli uomini che le avrebbero dovute amare. Lo stesso presidente della repubblica Sergio Mattarella, parlando al Quirinale lo ha detto: “Il femminicidio è un fenomeno impressionante. Bisogna rispettare le donne anche con il linguaggio, perché la parità di genere è una questione culturale”, e ha poi ricordato – una per una e chiamandole per nome – le 12 donne che sono state uccise dall’inizio del 2021, in soli due mesi.

7 marzo

Cosa è il progetto “7 marzo”, contro la violenza sulle donne

Il progetto “7 Marzo” nasce dall’intento di voler ricordare l’importanza delle questioni femminili e di trattarle soprattutto per tempo, con l’obiettivo di sensibilizzare al massimo e fare la giusta prevenzione. Sostegno, supporto e aiuto. Prende vita per questo il progetto “7 marzo”, con questo nome un po’ provocatorio. Si legge: “Il titolo “7 Marzo” nasce proprio dal desiderio di sottolineare che non deve esistere un giorno che funga da ricorrenza come festa della donna, ma la donna deve essere riconosciuta e rispettata sempre, per questo la scelta del logo di una sveglia senza lancette, ma con la data del 7 Marzo nel quadrante: perché 7 marzo deve essere sempre”. Ma perché proprio il 7? Rispondono:

Perché il nostro progetto si vuole focalizzare sulla prevenzione, sull’educazione al rispetto e all’amore per se stesse, sull’affermazione di sé e sull’aumento della propria autostima e della propria autoconsapevolezza. Solo facendo questo lavoro all’origine e alla base del problema si potranno evitare le conseguenze peggiori, che vedono ancora le donne vittime di violenze e purtroppo sempre più spesso protagoniste di epiloghi tragici. E proprio perché uno dei problemi peggiori per le donne in difficoltà è di sentirsi sole, di non riuscire a parlarne con nessuno, di trattenersi per vergogna o per paura, allora noi cerchiamo di fare rete: con il nostro sito, le nostre pagine social e la nostra posta saremo a disposizione, con le specifiche competenze di ognuno di noi, di chi ha bisogno.

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