MuslimApologies: scusami tanto se sono musulmano

di Elsa Stella

Pubblicato il 2014-10-05

Dopo l’orrore scatenato dagli eccidi dell’ISIS c’è chi si sforza con ironia e sarcasmo di prendere le distanze dagli islamisti militanti e di difendere la propria fede. E c’è anche chi, già che ci sta, chiede in sposa una bionda tatuata

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Scusate tanto se abbiamo stabilito i fondamenti della matematica e delle scienze, se abbiamo scoperto la legge di gravità 600 anni prima di Isaac Newton, se abbiamo dato al mondo il caffè, gli assegni, gli scacchi, il paracadute, la chimica, le vaccinazioni, il sapone, lo shampoo e quant’altro.  Sono le affermazioni più ricorrenti dell’hashtag #MuslimApologies, nel quale, dopo l’orrore scatenato dagli eccidi dell’ISIS, i musulmani si sforzano tra il serio e il faceto di prendere le distanze dagli islamisti militanti e di difendersi dall’accusa di praticare una religione nel cui nome si compiono gesti efferati.
 
#MUSLIMAPOLOGIES
“Forse che la colpa delle stragi di Hitler viene fatta ricadere su tutti i tedeschi?”, “l’occidente ha perpetrato  genocidi in mezzo mondo” e  “la religione non ha niente a che vedere con le malefatte degli uomini” sono alcuni fra i tweet più frequenti, ma non mancano le battute sarcastiche  (“chiediamo scusa per essere la seconda religione del mondo”, twitta Owais ur Rehman Maan, mentre Sehri Jilani si scusa per aver festeggiato la fine del Ramadan con parenti e amici – “non sapevo che si deve festeggiare solo il Natale” – e si rammarica di aver sostenuto “i fastidiosi  palestinesi che si ribellano all’occupazione”; “Mi dispiace che la sciarpa che porto in testa metta paura e un bikini no”, ironizza Danish, mentre Yudha commenta: “Mi dispiace che la stampa vi abbia fatto il lavaggio del cervello facendovi credere che l’Islam sia la religione del male, e mi dispiace che non sappiate ragionare con la vostra testa”. Kombo Abeid twitta: “Chiedo scusa per l’affondamento del Titanic, l’iceberg era certamente musulmano”, e Sharif M. Haji commenta con amarezza: “Mi dispiace di essere la vittima di tutte le atrocità di ISIS e al-Qaeda”, mentre Ameena ironizza: “Scusate se noi abbiamo fatto progredire la medicina mentre i cristiani si applicavano ancora le sanguisughe  e si curavano con i rimedi ‘magici’”, nonché: “Scusate se abbiamo salvato le opere di Aristotele, Socrate, Platone nel medioevo, quando i capi della cristianità erano dei tiranni”, mentre Hani Ali osserva: “Scusateci se abbiamo avuto brutali dittatori sostenuti dall’occidente ‘libero’ e democratico”. E che dire delle responsabilità del colonialismo, di due disastrosi conflitti  mondiali nati nel cuore dell’Europa, delle guerre americane per il petrolio? Qualcuno sommessamente osserva che religione e stato teocratico sono due cose del tutto distinte, e che un fedele è tutt’altra cosa da un estremista militante. Oh, e scusate se ci siamo persi il certificato di nascita di Obama


IL MONDO SENZA MUSULMANI
Sul versante opposto, Deepak Dew assicura che “non ce l’abbiamo con i musulmani, ma con un’ideologia che vi insegna a odiare”, dopo aver proclamato che Maometto “era uno stupratore, un pedofilo e un assassino” e che “i musulmani non sono tutti terroristi, ma quasi tutti i terroristi sono musulmani”. “Come ha fatto ad andare tutto in vacca? Perché non siete progrediti?  Perché il cuore della vostra cultura è così arretrato?”, si chiede Captain Critical. “Il musulmano estremista fa schiantare gli aerei sui palazzi, il musulmano moderato festeggia per le strade”, twitta sarcasticamente The Anti-feminist.
muslim apologies ironia su moderati
 
Qualcuno twitta la terribile risposta alla domanda: “Come sarebbe un mondo senza musulmani?”
mondo senza musulmani
Eloquenti sono anche i post sul forum dell’Independent, dove è ospitato un intervento di Ammar ibn Aziz Ahmed, studioso di storia dell’Islam e religioni comparate, che saluta con soddisfazione l’hashtag in questione e ribadisce (con una certa intonazione apologetica) che l’Islam è una religione di pace, e la concordia è l’obiettivo e l’auspicio del miliardo e mezzo di persone che la praticano.
“Sono stati i musulmani a perpetrare il genocidio dei degli indiani nordamericani? Sono stati i musulmani a sterminare i nativi dell’Australia? Sono stati i musulmani a scatenare le guerre dell’oppio in Cina? Sono stati i musulmani a fondare un impero che poggiava sulla supremazia razziale? Sono stati i musulmani a gettare gli ebrei nelle camere a gas?”, si chiede Bilal, mentre 5H4K35P34R3 (che sarebbe  poi “Shakespeare”) trova “francamente penoso” che il giornale pubblichi un intervento del genere proprio nel giorno in cui un operatore di pace britannico, Alan Henning, è stato decapitato dall’ISIS (divenendo la quinta vittima degli islamisti). Molti parlano del “mito della cultura islamica”, facendo osservare che una serie di acquisizioni sono state date al genere umano dalle civiltà precedenti, greci, ebrei e cristiani in testa, e che l’”epoca d’oro della scienza islamica” viene confusa con il processo di arabizzazione e islamizzazione di persiani, egiziani, nordafricani, turchi. MRJOHNSMITHESQUIRE scrive che il paracadute è stato disegnato da Leonardo da Vinci, che le vaccinazioni sono un’invenzione cinese, che l’assegno venne usato per la prima volta in India intorno al 300 avanti Cristo. Quanto al fatto che Newton sarebbe stato preceduto nella scoperta della legge di gravità da uno scienziato arabo, il lettore osserva che il concetto di gravità era noto già nell’antica Grecia e nella sua forma moderna nasce con Galileo, ma solo Newton ne diede un’espressione matematica che gli arabi dell’epoca non erano in grado di fornire. Quanto al’invenzione di geometria e algebra che sarebbe araba, ancora oggi studiamo il teorema di Talete.  “Dovrebbero chiedere scusa per davvero, e non in modo sarcastico – osserva E. M. Cioran. – Molti innocenti sono morti in Europa per colpa dell’Islam politico”. “Perché l’Independent pubblica un articolo tanto di parte in un giorno come questo, in cui un ostaggio britannico è stato decapitato da quella ‘religione di pace’? Cercare di distinguere tra Islam pacifico e Islam violento è come voler distinguere tra un lupo rabbioso e un cane rabbioso”, tuona Swordfish. “La decapitazione di innocenti tassisti è un altro dono dell’Islam al mondo” commenta Freespeech.
 
LA BIONDA TATUATA E LA PROPOSTA DI MATRIMONIO DELL’ISIS
C’è poi il caso di Jennifer Williams, che si definisce “una bionda texana tatuata” e che di mestiere fa il ricercatore (è un’esperta di estremismo religioso e di medio oriente che sa l’arabo, che dopo anni di studio si è resa conto di non aver mai letto il Corano e che, avendolo fatto, ha scelto tre anni fa di convertirsi all’Islam): suo malgrado, Jennifer si è ritrovata ad essere dal giorno alla notte una celebrità di Twitter. Il problema è che buona parte dei suoi più entusiasti follower potrebbero essere islamisti militanti: tutto per colpa di questo tweet.
jennifer williams
“Uno mi ha detto che starei tanto bene col jihab (in altre parole, che farei meglio a coprirmi dalla testa ai piedi e a smetterla di sembrare un’infedele), un altro mi ha chiesto di sposarlo”, racconta su New Republic. Un ammiratore ha ritwittato il suo intervento “oscurandole” il volto, in ossequio alla modestia imposta alle donne. “Tanto per essere chiari: io detesto le contorte interpretazioni dell’Islam espresse da gente come quelli di al-Qaeda e dell’ISIS, oggi come prima di convertirmi – precisa: – anzi, probabilmente anche di più, dato che ora le vedo non solo come l’imbastardimento di una bellissima religione, ma come il perverso imbastardimento della mia bellissima religione. Quando ho letto il Corano ho scoperto un dio benevolo, misericordioso, che ama il genere umano; una religione che incoraggia a pensare in modo autonomo, che promuove la compassione verso gli altri e la giustizia sociale. I jihadisti sostengono di amare queste stesse cose nell’Islam, ma in qualche modo hanno deciso che il modo migliore di condividere col mondo il messaggio di misericordia e compassione di Dio è far saltare in aria le moschee e tagliare la testa ai volontari delle organizzazioni umanitarie. Proprio una bella pensata, ragazzi”. E poi c’è il video satirico palestinese che descrive gli islamisti come idioti imbranati, ma guardandolo fino alla fine si scopre che l’unico che viene fatto passare indenne al posto di blocco armato è il ragazzo che si dichiara israeliano (perché c’è chi è convinto che gli estremisti islamici, ISIS in testa, sono in realtà al soldo degli USA e di israele), o quello di propaganda anti ISIS sulla tv irachena, o lo sketch della tv libanese, dove quella che si spaccia per la Urì che attende il militante suicida in Paradiso è in realtà una “ragazza allegra” che risponde al nome di Zaza e che lavora come “talpa” dell’antiterrorismo.

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