Murtaza, il bambino che voleva essere Messi e l’appello alla Pulce: “Salvami dai talebani”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-04

Gli bastava una busta di plastica per sognare di essere Messi. E ora Murtaza che adesso ha 10 anni è in pericolo in Afghanistan. E si rivolge al suo idolo

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Qualche anno fa, era per la precisione il 2016, il piccolo Murtaza Ahmadi aveva commosso il mondo. Come tanti bambini sognava di essere Lionel Messi, ma lui dall’Afghanistan ci riusciva anche solo indossando una busta di plastica bianca e azzurra come la maglia dell’Argentina con il nome del campione. E ora Murtaza che ha dieci anni ha bisogno di aiuto e si rivolge ancora al suo idolo.

Murtaza: il bambino che voleva essere Messi e l’appello alla Pulce: “Salvami dai talebani”

Nel 2016 con la foto che lo ritraeva a soli 5 anni con un sacchetto di plastica trasformato nella maglietta dell’Argentina con il numero “10” di Messi Murtaza ottnne l’attenzione del campione argentino poi gli regalò una divisa con autografo con dedica personalizzata e, successivamente, lo accolse in campo in occasione di una amichevole del Barcellona grazie all’Unicef, ha chiesto aiuto al suo idolo calcistico. Il bambino, appassionato di calcio, vive rinchiuso in casa assieme alla famiglia a Kabul dove si è rifugiato scappando dal villaggio natale nella provincia meridionale di Ghazni e dagli attacchi delle milizie del gruppo jihadista dello Stato Islamico. E così ha lanciato un appello a Messi che è stato riportato dall’agenzia di stampa spagnola EFE:” Sono intrappolato in casa e non posso uscire perché ho molta paura dei talebani. Ti prego, salvami da questa situazione. Fammi andare in un posto sicuro. Voglio giocare al calcio e farlo in pace”, ha proseguito il giovane tifoso, rivolgendosi direttamente al suo idolo. Il timore di Murtaza è infatti quello di essere rapito e reso oggetto di riscatto nei confronti della sua famiglia, come lui stesso ha raccontato: “Sogno che i talebani fanno irruzione in casa e mi portano via”. La famiglia di Murtaza Ahmadi è stata infatti oggetto di minacce già dal 2016, quando si era sparsa la voce, non confermata, di una cospicua donazione di denaro da parte di Messi al bambino. La famiglia era anche riuscita a lasciare l’Afghanistan qualche anno fa per rifugiarsi in Pakistan. Ma la richiesta di asilo non è stata accolta costringendo così Murtaza e i suoi parenti a far ritorno nel paese ormai nelle mani dei talebani.

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