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“Nella morra cinese della sinistra clandestino batte donna violentata”: l’incredibile discorso di Giorgia Meloni a Perugia | VIDEO
neXtQuotidiano 02/09/2022
Per Giorgia Meloni gli avversari del centrosinistra misurano ogni tema solo con il metro della propaganda. Un po’ come i leader del centrodestra quando dimenticano i crimini compiuti dagli italiani a danno degli stranieri
Ieri Giorgia Meloni durante un comizio elettorale a Perugia è ritornata sul caso del video dello stupro della donna di Piacenza, da lei pubblicato sui social e che le ha procurato una valanga di critiche, sopratutto dopo che la donna ha detto di essere stata riconosciuta. La leader di Fratelli d’Italia non si è mai scusata per l’episodio. Anzi lo ha sempre giustificato rilanciando la palla al centrosinistra. Secondo Meloni infatti la pubblicazione era stata fatta in primis da Il Messaggero (che poi ha rimosso il video) e aveva unicamente l’intento di sostenere la vittima e deprecare la violenza. Ma nel capoluogo umbro la donna che si candida a essere la prima premier in Italia ha fatto anche di più, pronunciando una frase che è francamente eccessiva, per non dire vergognosa, comunque la si pensi: “In morra cinese sinistra, clandestino batte donna violentata”.
«La sinistra è solidale con le donne che subiscono violenza purché non sia stato un clandestino, perché nella loro morra cinese clandestino batte donna violentata.» Giorgia Meloni #matrice pic.twitter.com/ZMNnm1vtRt
— Alekos Prete (@AlekosPrete) September 2, 2022
“Nella morra cinese della sinistra clandestino batte donna violentata”: l’incredibile discorso di Giorgia Meloni a Perugia | VIDEO
Questo il contesto delle parole intorno a cui ruota la frase peggiore: “Invece secondo me quando qualcuno lo fai entrare, gli devi dare una vita dignitosa, da italiano, da cittadino! Chiaro? Però per farlo devi governare i flussi, sennò la situazione ti scappa di mano e accade quello che abbiamo visto accadere, che loro non vedono, perché chiaramente abitando nei quartieri molto altolocati gli immigrati non c’arrivano…”. Mentre “nelle periferie delle città metropolitane dove hanno stipato tutti questi problemi, li vedono e creano questi problemi di sicurezza. Poi a loro non glielo puoi dire, perché ovviamente loro sono solidali con le violenze nei confronti delle donne, purché a operare quella violenza non sia un clandestino, perché nella loro morra cinese, clandestino batte donna violentata e quindi la solidarietà non esiste più.”
Un discorso che oltre a essere particolarmente odioso perché intriso di cinismo e di un retropensiero in cui la propaganda è l’unico metro utile negli avversari per affrontare qualunque tema, è anche un concetto che può essere attribuito spesso sia a chi l’ha pronunciato che ad altri leader del centrodestra. Quante volte la solidarietà di Salvini e Meloni è mancata o è tardata molto quando si è trattato di difendere una vittima straniera da un criminale italiano?
Le parole di Giorgia Meloni hanno suscitato polemica e indignazione. Ad esempio Cecilia D’Elia, responsabile Pari Opportunità nella Segreteria Pd e Portavoce della Conferenza delle Donne democraticheha così commentato l’infelice frase sulla morra cinese: “Giorgia Meloni ha superato la soglia della decenza del dibattito politico, dichiarando che ‘nella morra cinese della sinistra, clandestino batte donna violentata’ , immagino quanto a solidarietà. Parla proprio Meloni che deve ancora chiedere scusa per la pubblicazione del video della violenza subita da una donna a Piacenza. Non ci sono parole per la continua strumentalizzazione della violenza maschile contro le donne, usata solo per agitare il tema dell’immigrazione”.