Cosa c’è dietro l’addio (o l’arrivederci) di Morisi alla Lega?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-24

Luca Morisi lascia la comunicazione della Lega: non solo ha fatto nascere la Bestia ma l’ha alimentata titillando gli istinti dell’italiano medio con una (sapiente?) alternanza di post sugli immigrati e buongiornissimi caffè. Ma cosa c’è dietro?

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Quando è arrivato nove anni fa la pagina Facebook di Matteo Salvini contava 18mila fan. Se ne va lasciandola con oltre quattro milioni di seguaci. Luca Morisi in questo periodo non solo ha fatto nascere la Bestia ma l’ha alimentata titillando gli istinti dell’italiano medio con una (sapiente?) alternanza di post sugli immigrati e buongiornissimi caffè. Ma cosa c’è dietro?

Cosa c’è dietro l’addio (o l’arrivederci) di Morisi alla Lega?

La notizia l’ha battuta ieri l’AdnKronos annunciando per prima che Luca Morisi, uomo chiave della gestione dei canali social di Matteo Salvini, aveva lasciato la guida dell’attività online della Lega. Guru dell’informazione social, professore universitario, Morisi, quasi dieci anni fa era stato scelto dallo stesso Salvini per curare la comunicazione sul web del Carroccio. Morisi, da ultimo, è stato cooptato nella segreteria politica ‘allargata’ della Lega, lo scorso ottobre. Alla base della decisione spiegava l’agenzia non ci sarebbe stata nessuna motivazione politica, ma scelte di ordine personale e familiare, come lo stesso Morisi avrebbe spiegato in una lettera inviata ai parlamentari della Lega per spiegare i motivi del suo passo indietro:

“Cari amici, mi avete scritto in tanti. Ringrazio tutti per l’interesse e l’amicizia: sto bene, non c’è alcun problema politico, in questo periodo ho solo la necessità di staccare per un po’ di tempo per questioni famigliari. Un abbraccio e ancora grazie”.

Ma le cose stanno davvero così? Il Fatto racconta che i motivi che hanno indotto il papà della Bestia a salutare il Carroccio risiederebbero invece nelle posizioni ostinatamente occhieggianti ai no-vax di Salvini:

Ufficialmente per motivi familiari ma dietro al suo addio ci sarebbero anche disaccordi politici: Morisi, per esempio, è sempre stato pro-vaccini

Matteo Pucciarelli su Repubblica rincara la dose citando un anonimo leghista che allarga le cause della defezione di Morisi non solo alle ultime sparate del suo ormai ex Capitano sui vaccini, ma più in generale alla fine della sua parabola politica:

«Era nell’aria da un po’, da tempo si era allontanato anche come presenza fisica — racconta un leghista di lunga data e ben addentro all’inner circle di Salvini — Essendo una persona estremamente intelligente e sensibile Morisi ha capito che un ciclo era finito. E ne ha tratto le conseguenze»

Insomma chissà se ad allontanare Morisi è stata davvero l’ultima esternazione del leader della Lega, che sconfessando Fedriga e il suo anatema ai no-vax nel Carroccio aveva ribadito: “Sono orgoglioso: siamo un movimento libero. Siamo in un momento di buio in cui ognuno che faccia una domanda, viene indicato come un no vax. I parlamentari della Lega, a differenza di altri che stanno zitti, sono liberi, la Lega non è una caserma”. O se invece l’addio è avvenuto, senza che nessuno se ne sia accorto, già ad agosto. Il Corriere però avanza un’altra ipotesi. L’ex guru della comunicazione leghista non sarebbe più stato funzionale al nuovo corso della Lega. Che sembra sempre più divergere da quello tuttora portato avanti dal suo segretario:

Ma, alla base di questa svolta radicale, ci sarebbe anche la necessità della Lega di avviare una nuova strategia comunicativa, più equilibrata, meno urlata, e calzante rispetto a un quadro politico rivoluzionato, e con Giorgia Meloni da arginare

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