La Biga di Morgantina ritrovata a Catania

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-18

La Biga di Morgantina era stata rubata nel giugno del 2017 con un elicottero dalla volta della cappella della famiglia Sollima del cimitero monumentale di Catania

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La Biga di Morgantina è stata ritrovata dai carabinieri di Catania. L’opera era stata rubata nel giugno del 2017 con un elicottero dalla volta della cappella della famiglia Sollima del cimitero monumentale di Catania. I carabinieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito un provvedimento della locale Procura nei confronti di 17 persone indagate, a vario titolo, per rapina, estorsione, ricettazione e furto di opere antiche. L’inchiesta, secondo i magistrati, ha “consentito di sgominare un gruppo criminale ad elevata pericolosità sociale, dedito alla commissione di reati contro il patrimonio nelle province di Catania, Enna e Siracusa”. Durante le indagini militari dell’Arma hanno recuperato, prima che potesse essere venduta al mercato nero delle opere d’arte, la Biga di Morgantina, struttura bronzea scoperta alla fine dell’800 proprio nei pressi dell’attuale sito archeologico di Morgantina in provincia di Enna, trafugata dai criminali nel giugno del 2017 dal cimitero monumentale di Catania. In una stanza ‘segreta’ ricavata in una villa privata di Piazza Armerina (Enna) i carabinieri hanno trovato e sequestrato due statue di cavalli in bronzo.

Secondo quanto si è appreso, sarebbero stati gli indagati, intercettati, a ricostruire la dinamica dell’operazione illegale, realizzata con un complice interno al cimitero. Il gruppo criminale dalla vendita dell’opera bronzea sperava di potere realizzare due milioni di euro. Una volta imbragata la Biga è stata sollevata con elicottero e poi poggiata su un camion. Successivamente è stata divisa: la carrozza è stata nascosta in un garage nel Catanese, i due cavalli occultati in una stanza ‘segreta’ realizzata in una villetta privata dell’Ennese.

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Le indagini dei carabinieri, durate dal 2018 al 2019 e coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania, hanno preso spunto da una rapina che fruttò oltre 17.000 euro commessa il 16 aprile 2018 in un centro scommesse di San Giovanni la Punta. E hanno permesso di sgominare, sottolinea la Procura, “una banda bene organizzata, di consolidata esperienza criminale ed elevata pericolosità sociale, dedita a furti e rapine nelle provincie di Catania, Enna e Siracusa”. L’attività investigativa ha consentito di recuperare, in due fasi temporali diverse, le componenti dell’antica biga bronzea di Morgantina, del valore stimato di 1.500.000 euro. La successiva identificazione degli autori del furto e di coloro i quali ne hanno gestito l’occultamento e l’intermediazione per la vendita, ha consentito l’individuazione del potenziale acquirente di nazionalità tedesca. Seguendo lui i militari dell’Arma hanno scoperto l’esatta ubicazione dei luoghi dove l’opera era stata nascosta dopo essere stata ‘divisa’.

EDIT 19 OTTOBRE, 17,34: Rubata nel giugno 2017 nel cimitero di Catania e ritrovata ieri dai carabinieri, quella che viene chiamata la “Biga di Morgantina”, in verità non proviene dall’area archeologica situata nel territorio di Aidone (Enna) e non è stata realizzata 2.500 anni fa, ma poco più di un secolo addietro. “E’ un’opera di fine Ottocento o dei primi del Novecento. Una riproduzione ben fatta, ma non risale certo all’età classica”, dice l’archeologa Rosalba Panvini, sovrintendente ai Beni culturali di Catania. “Da un esame accurato, si potrebbe vedere se c’è impresso un marchio di fabbrica e risalire a chi l’ha realizzata. Ma dovrà essere la magistratura a stabilire come procedere”, conclude. La biga, in bronzo e del peso di una tonnellata, era stata piazzata sul tetto di una cappella monumentale dalla famiglia Sollima e i ladri l’avrebbero portata via imbracandola e sollevandola con un elicottero.

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