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Il monologo di Massini sull’invasione della Polonia e il falso “casus belli” di Hitler | VIDEO

neXtQuotidiano 15/04/2022

Stefano Massini nel suo monologo per PiazzaPulita parla del falso attacco polacco in Germania inscenato da Hitler per giustificare l’invasione della Polonia

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Il monologo di Stefano Massini a PiazzaPulita è dedicato al falso “casus belli” che portò la Germania a invadere la Polonia nel 1939 dando inizio alla Seconda Guerra Mondiale. “Alla fine di agosto del 1939 – spiega Massini – Adolf Hitler aveva deciso che si sarebbe preso la Polonia. Doveva soltanto aspettare il momento per far partire i carri armati e l’aviazione. E se guardavi i confini in quel momento era chiaro che un’aggressione si stava preparando. Però Hitler aspettava quel qualcosa che gli permettesse di dire davanti alla storia e a se stesso che c’era una ragione inevitabile. La guerra cerca sempre di essere necessaria, l’ultima scelta. Ma in realtà hai già deciso di percorrerla”.

Il monologo di Massini sull’invasione della Polonia e il falso “casus belli” di Hitler

“A Hitler – riporta Massini – mancava un’aggressione dei polacchi perché potesse dire che la guerra la scatenava per difendersi, non per attaccare. E questa cosa Hitler la aspettava, ma non avveniva. Il 26 agosto lui era già pronto, ma rimanda, aspetta che i Polacchi facciano un errore, anche piccolo, che gli permettesse di dire “vedete, la colpa è loro, io ho soltanto reagito”. E accadde qualcosa”. Il 31 agosto infatti avvenne un attacco a torre radio in Slesia, territorio tedesco al tempo. “Un gruppo di soldati in uniforme polacca dà l’attacco a quella torre radio, nella quale lavorano dei soldati tedeschi. C’è uno scontro a fuoco, un polacco cade con un colpo in fronte, ma riescono ad impossessarsi della trasmissione”.

All’alba del giorno dopo avvenne l’invasione. “Poi la guerra è finita – prosegue Massini – e nel 1958 accade qualcosa. Accade che uno scrittore inglese, si chiamava Clark, riesce ad intervistare ad Amburgo un uomo che era stato tra i nazisti, ed era il responsabile dell’operazione condotta quella notte. L’operazione della grande farsa. Lui rivela che era tutto falso, Heidrich e Hitler diedero l’ordine, i nazisti si travestirono da soldati polacchi. Prima di andare presero un contadino polacco, gli fecero un’iniezione letale nel collo, poi lo hanno vestito da polacco, gli hanno sparato un colpo in testa e lasciato lì, in modo che si vedesse che era morta una persona con la fisionomia polacca. E non solo. Quella notte furono presi molti prigionieri dei lager tedeschi, obbligati a vestirsi con uniforme polacca e dispersi in mezzo ai campi dando ordine ai tedeschi di sparargli contro, così che rimanessero a terra dei polacchi in uniforme”. “Era tutto falso – conclude Massini – ma non sorprende. Perché quando si parla di guerra la prima cosa che viene in mente è violenza, morte, sangue. Ma ce n’è un’altra. Menzogna. La guerra è anche questo”.

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